10.000 esuberi per Samsung?
Che ormai sia diventato difficilissimo generare introiti dalla vendita di smartphone Android non è più un mistero, tanto che nella news di ieri su Michael Dell riportavamo la ferrea convinzione del colosso americano di non entrare (almeno per il momento) nel mercato degli smartphone, in cui, a detta del CEO di Dell, solo due o tre produttori riescono a “cavarsela”.
Se infatti Apple continua a far registrare numeri da capogiro grazie agli iPhone, dall’altro lato solo Samsung è ormai capace di monetizzare sugli smartphone, mentre tutti gli altri grandi produttori asiatici stano faticando enormemente a fare lo stesso, anche a causa della frenata cinese degli ultimi mesi. La stessa Samsung però non naviga in buone acque se è vero, come riportato in un nuovo rapporto di Bloomberg, che il gigante sudcoreano si appresterebbe a tagliare il 10% del personale nelle sue sedi principali, che equivarrebbe a circa 10.000 lavoratori.
La cosa non deve però stupire più di tanto. Se infatti Samsung continua a essere il primo produttore mondiale di smartphone e nel mercato Android la fa da padrone assoluto, è da ben sette trimestri che gli utili del suo comparto smartphone sono in pesante calo e questa tendenza non sembra destinata a cambiare in tempi brevi. Dove Samsung fatica è soprattutto sulla fascia alta del mercato, con i recenti Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge che non hanno venduto come sperato e con il nuovissimo Galaxy Note 5 che rimane per ora distribuito solo in pochi Paesi.
E in fondo è proprio dagli smartphone top di gamma che arrivano i maggiori introiti, mentre sulla fascia media e soprattutto bassa Samsung ha guadagni pressoché nulli, dovendo fronteggiare l’enorme concorrenza dei produttori cinesi e dei loro smartphone a basso costo. Nonostante ciò e la dolorosa pianificazione di così tanti esuberi (Samsung deve assolutamente tagliare i costi), il produttore coreano continua a proporre nuovi prodotti.
Pochi giorni fa all’IFA di Berlino ad esempio è stato presentato lo smartwatch Gear S2 con sistema operativo Tizen (e non Android Wear), mentre pare ormai imminente l’annuncio ufficiale di un super tablet da 18’’ pensato espressamente per i professionisti. Difficilmente però queste due novità, sicuramente interessanti ma che poco hanno a che fare con il comparto smartphone, daranno la necessaria boccata di ossigeno a Samsung e c’è da scommettere che il divario con Apple, con l’imminente uscita dei due nuovi iPhone 6S e iPhone 6S Plus, si assottiglierà ulteriormente.