Quando la scorsa settimana Microsoft ha stretto un accordo con IBM per sviluppare nuove applicazioni business per la gamma Surface, si è trattato per molti analisti di un classico deja vu. I dettagli della partnership infatti hanno infatti ricordato molto da vicino quelli stipulati due anni fa tra Apple e IBM. La differenza se mai è il modo in cui Apple e Microsoft stanno affrontando la “prossima fase nella produttività aziendale”.

IBM e Microsoft collaborano da decenni e quindi è quasi sorprendente che si sia arrivati a questo tipo di accordo solo oggi. La partnership tra IBM e Apple fu invece considerata una specie di spartiacque visto che segnava una nuova era di cooperazione tra quelli che erano sempre stati rivali (anche acerrimi in alcuni momenti).

“Il ritardo id questo nuovo deal tra Microsoft e IBM sembra in effetti un po’ strano, ma non penso che ciò significhi che Apple ha guadagnato un vantaggio significativo a livello enterprise” ha dichiarato l’analista di 451 Research Raul Castanon-Martinez. Dopotutto i piani di Microsoft per il settore aziendale vanno ben oltre l’investimento sui Surface come tablet da lavoro. Sempre secondo Martinez infatti Microsoft sta spingendo anche sui suoi strumenti di produttività, sull’infrastruttura cloud, su Cortana e sull’intelligenza artificiale come mezzi per incrementare la propria presenza nelle aziende.

La differenza è il modo in cui Apple e Microsoft stanno affrontando la prossima fase nella produttività aziendale

Gli sforzi di Apple per penetrare nel settore enterprise non sono invece così ampi come quelli di Microsoft, ma nemmeno essi iniziano e terminano con IBM, visto che Cupertino ha stretto accordi importanti anche con altre realtà di primissimo piano con SAP e Cisco. “L’accordo di Microsoft è incentrato sull’hardware, ovvero sui Surface con Windows 10. Anche la partnership tra Apple e IBM è molto focalizzata sull’hardware, ma si tratta soprattutto di un focus sul software mobile e sul supporto. Per questo l’accordo tra IBM e Microsoft avrà un impatto minimo sull’espansione di Apple nelle aziende” ha commentato Van L. Baker, vicepresidente di Gartner.

“Vedo Apple dominare ancora nettamente quando si parla dell’utilizzo di smartphone e tablet in azienda, ma questo nuovo accordo migliorerà certamente la presenza di Microsoft nel settore enterprise a livello di PC. Dopotutto i Surface sono utilizzati prevalentemente come laptop, mentre gli iPad come tablet. È logico poi che i due segmenti andranno a intersecarsi in qualche modo, ma lo scenario mobile aziendale non cambierà se non in minima parte dopo questo accordo”, ha aggiunto Baker.

Un altro elemento da considerare, sottolineato dal CIO di Bay Club Aaron Gette, è che il ruolo di Apple nelle aziende di tutto il mondo è rimasto ancorato (e lo sarà anche in futuro) ai lavoratori e ai consumatori, non alle grandi compagnie. Ed è qui invece che Microsoft sta cercando di sfondare soprattutto con i suoi servizi come Azure, mentre Apple, con le vendite di iPhone e iPad che mostrano ormai segni inequivocabili di rallentamento, potrebbe trovarsi di fronte a un momento difficile.

“Apple non dovrebbe essere preoccupata per ciò che sta facendo Microsoft, ma per ciò che non sta facendo come compagnia. Cupertino infatti si è inserita nel mondo enterprise sfruttando i device iOS come strumenti di lavoro, ma quando si tratta di una strategia più ampia e che guardi al mondo aziendale da diverse angolazioni, Microsoft è certamente un passo avanti rispetto ad Apple”, conclude Martinez.