Apple è da tempo impegnata nel portare AI e apprendimento automatico sempre più vicino al dispositivo dell’utente. Questa strategia è confermata dall’acquisizione della startup Silk Labs. L’operazione, secondo quanto riportato da The Information, sarebbe avvenuta all’inizio di quest’anno, lontano dai riflettori.

L’acquisizione rispecchia fedelmente la filosofia di Apple riguardo alla necessità di mettere l’intelligenza artificiale/della macchina nei dispositivi edge, ovvero dove i dati vengono raccolti ed elaborati. Secondo Apple i dispositivi devono essere abbastanza intelligenti da funzionare quando sono offline e sufficientemente sicuri da non danneggiare la privacy degli utenti.

Craig Federighi di Apple lo ha spiegato in questo modo: “Quando si tratta di eseguire analisi sui vostri dati, lo facciamo sui vostri dispositivi, mantenendo i vostri dati personali sotto il vostro controllo“.

La decisione di Apple di sviluppare l’intelligenza delle macchine sui dispositivi stessi è lungimirante – e non solo per motivi di privacy. L’AI basata su cloud richiede che i dispositivi siano sempre connessi, ma larghezza di banda, congestione della rete e interferenze possono influire sulle prestazioni.

Per sviluppare macchine intelligenti che possano funzionare efficacemente offline è necessario massimizzare l’intelligenza sul dispositivo, non solo nel cloud. Quando si tratta di macchine più grandi, come le auto, nessuno vuole subire un incidente perché il veicolo non è in grado di connettersi online per ricevere istruzioni.

Chi è Silk Labs?

Silk è una società di machine learning che offre una piattaforma AI on-device che consente il riconoscimento visivo e audio in tempo reale”, spiega la società su AngelList. “Utilizzando gli ultimi progressi nelle reti neurali profonde, consentiamo alle aziende di costruire la prossima generazione di dispositivi connessi intelligenti”.

La startup è stata fondata nel 2015 dagli ex luminari di Mozilla: l’ex CTO di Mozilla Andreas Gal, Chris Jones e Michael Vines.

Il primo prodotto di Silk si chiamava Sense. E’ stato presentato come un hub connesso che funzionava con prodotti di altre società per dare maggiore intelligenza alle smart home, eseguendo app localmente piuttosto che nel cloud. Lo sviluppo di Sense non è stato completato, ma la società ci è andata vicina.

Non vediamo l’ora di inaugurare una nuova era di dispositivi responsive”, aveva dichiarato Gal all’epoca della presentazione. “Con Sense e la nostra piattaforma Silk, le nostre collaborazioni e i nostri prodotti futuri, avremo il potenziale illimitato di rendere i dispositivi intorno a noi più utili nella nostra vita di tutti i giorni”.

La strategia di Apple per l’AI

Apple ha effettuato numerose acquisizioni nell’ambito della sua strategia dell’apprendimento on-device. Negli ultimi due anni ha acquisito le società Silicon Valley Data Science, Pop Up Archive, init.ai, Regaind, Lattice Data, Tuplejump, Turi ed Emotient.

L’azienda di Cupertino ha inoltre affidato la sua strategia di apprendimento automatico e intelligenza artificiale a John Giannandrea, l’ex leader di Google AI.

L’acquisto di Silk Labs avrà un impatto su tutti i prodotti hardware di Apple, su software come HomeKit, e sugli sviluppi futuri dei famosi progetti di auto a guida autonoma.

Con i suoi piani di sviluppo per l’intelligenza artificiale Apple si sta impegnando a offrire privacy e prestazioni, rispondendo alla crescente richiesta di entrambe da parte degli utenti.