Venerdì 13 dicembre il valore delle azioni di Broadcom è cresciuto del 24%, raggiungendo il miglior risultato di sempre per il colosso tech guidato dal CEO Hock Tan e portando la capitalizzazione di mercato dell’azienda a superare per la prima volta i 1.000 miliardi di dollari. Broadcom è così diventata l’ottava azienda tecnologica a entrare nel “club dei trilioni”. Dal 2018, le sue azioni sono cresciute di oltre il 760%, contro il 165% di Qualcomm (che Broadcom tentò di acquisire senza successo nel 2018) e il 119% dell’S&P 500 nello stesso periodo.

Il merito va anche alle acquisizioni fatte da Broadcom negli ultimi anni. CA Technologies per 19 miliardi di dollari nel 2018, Symantec per 10,7 miliardi nel 2019 e, soprattutto, VMware per 61 miliardi nel 2022. Quest’ultima rappresenta una delle maggiori acquisizioni mai registrate in ambito tech ed è seconda solo a quelle di Microsoft con Activision Blizzard e di Dell con EMC.

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Così facendo, Tan ha trasformato Broadcom da azienda di semiconduttori a colosso tecnologico bilanciato tra chip e software infrastrutturale per le aziende e l’acquisizione di VMware è stata un passo strategico fondamentale verso questa diversificazione.

Tornando alle ultime performance finanziarie, Broadcom ha riportato risultati trimestrali superiori alle attese, con un aumento del 51% del fatturato a 14,05 miliardi di dollari trainato dalla crescita del 150% nel settore IA, che ha generato 3,7 miliardi di dollari. Anche la divisione software infrastrutturale ha registrato una crescita significativa con un fatturato di 5,82 miliardi, quasi triplicato rispetto all’anno precedente grazie all’integrazione di VMware.

Nonostante la concorrenza di Nvidia, leader nel mercato delle GPU per l’intelligenza artificiale, Broadcom si è posizionata strategicamente con i suoi acceleratori IA XPU, raddoppiando le spedizioni verso clienti chiave come Meta, Alphabet e ByteDance.