Apre a Milano l’Econocom Village: “fucina” per la trasformazione digitale

Econocom Village Milano
Econocom inaugura la nuova sede smart, per dimostrare nei fatti che la trasformazione digitale inizia dalle persone e dalla cultura del lavoro

Econocom è un’azienda nata in Francia e con presenza in 19 paesi, attiva dal 1973 nei campi della consulenza, fornitura e gestione di asset e infrastrutture digitali, offerti anche attraverso soluzioni finanziarie che prevedono un canone al consumo. Negli ultimi anni l’azienda si è andata posizionando come “Digital Transformation Designer”: un soggetto in grado di affiancare le aziende che intendono intraprendere un percorso di trasformazione delle proprie attività che sia sì digitale ma che, secondo il country manager Enrico Tantussi, deve partire da più lontano: “da un cambiamento nella cultura aziendale, nel coinvolgimento e nella qualificazione delle persone”.

Enrico Tantussi, Country Manager  di Econocom Italia.

Enrico Tantussi, Country Manager
di Econocom Italia.

Con il desiderio di “realizzare oggi il futuro che abbiamo sempre solo immaginato” e di sperimentare su di sé il cambiamento che propone alle aziende clienti, la filiale italiana di Econocom ha progettato e realizzato la  nuova sede, l’Econocom Village, ispirandosi a nuovi modelli di lavoro basati su smart collaboration e open innovation per semplificare le attività quotidiane, favorire la collaborazione e la condivisione, beneficiare della contaminazione tra diverse culture, professionali e non.

Dipendenti, clienti e partner potranno sperimentare in prima persona nuove esperienze digitali grazie a laboratori e spazi condivisi in cui la tecnologia è onnipresente ma non invasiva, esplorando campi come Smart collaboration, Cybersecurity, Big Data & IoT, strategie Omnichannel, Sales Force Innovation, Mixed reality (Econocom distribuirà i visori Microsoft Hololens in esclusiva europea), interazioni robotiche, Customer experience ed engagement.

L’Econocom Village sorge in via Varesina, su un sito che dal 1.800 ospitava industrie di lavorazione dell’acciaio e per questo chiamato “la forgiatura”, ospiterà anche le aziende acquisite, come Asystel e Bizmatica, ed è pronta a ospitare fino a 1.200 persone. C’è spazio quindi anche per nuove acquisizioni, più d’una prevista in questo 2018 definito da Tantussi “l’anno della svolta”.

Ispirati ai principi dello smart working, gli spazi lavorativi non prevedono una postazione assegnata a ciascun dipendente (salvo rare eccezioni), ma dispongono di spazi di lavoro condivisi, sale per fare riunioni dal vivo o in videoconferenza, sale per formazione, aree chiuse per telefonate o colloqui riservati, oltre break area, lounge, ristorante e palestra panoramici.  Il complesso ospita anche un piccolo data center che, oltre a servire agli scopi interni dell’azienda (che ha progettato anche tutto il software di gestione del personale e degli spazi, integrando sensori e tecnologie domotiche), funge anche da laboratorio di sviluppo e per progetti pilota in particolare per la creazione di infrastrutture cloud ibride, sfruttando una soluzione multi-cloud sviluppata internamente e basata su tecnologia OpenStack.

Econocom Village Milano

“Nel 2021, il 25% dei workload aziendali sarà eseguito sul cloud, e noi vogliamo accompagnare le aziende in questo processo portandole per mano, attraverso un percorso sperimentato e provato, senza ostacoli e senza alcun vendor lock-in”, afferma Paolo Bombonati, Chief Operating Officer di Econocom Italia. Il progetto prevede un data center nel nord Italia, seguito a breve da un gemello al centro-sud per offrire data recovery e business continuity secondo i requisiti della certificazione Tier 4. Per i data center, Econocom ha siglato una partnership globale con Equinix, scelta per la vasta capillarità sul territorio Emea e per gli investimenti fatti in termini di connettività con i diversi cloud pubblici.

Sul tipo di aziende e settori industriali più interessati a percorsi di trasformazione digitale, Tantussi non ha dubbi: “a qualcuno sembrerà strano, ma siamo lieti di vedere un interesse forte e motivato da parte della pubblica amministrazione italiana”.

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Broadcom lancia l’ultima offerta per Qualcomm: 120 miliardi di dollari

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Dopo il rifiuto della prima proposta da 103 miliardi di dollari, Broadcom annuncia la sua offerta finale per acquisizione di Qualcomm

Se la proposta di Broadcom verrà accettata, potrebbe esserci uno stand in meno alla prossima edizione del Mobile World Congress di Barcellona. Il produttore di semiconduttori ha aumentato la sua offerta per l’acquisizione di Qualcomm a 120 miliardi di dollari, affermando che questa è la sua offerta finale.

I chip dell’uno o dell’altro si trovano nella maggior parte degli smartphone e in molti dispositivi dell’infrastruttura IT aziendale dove alimentano storage, reti cablate e wireless. Una fusione delle due aziende potrebbe portare a maggiori sinergie nella progettazione e nello sviluppo, ma potrebbe anche consentire a un unico, potente fornitore di aumentare i prezzi in alcuni mercati.

Lo scorso novembre Broadcom ha fatto un’offerta per acquistare Qualcomm a 70 dollari per azione, per un valore complessivo di circa 103 miliardi di dollari. Il cda di Qualcomm ha rifiutato l’offerta, chiedendo decine di miliardi in più. Ha quasi raggiunto l’obiettivo: Broadcom ha aumentato la sua offerta a 82 dollari per azione, per un valore complessivo di oltre 120 miliardi di dollari.

Qualcomm a sua volta è impegnata in una importante acquisizione, quella del produttore di chip NXP Semiconductors, e l’offerta di Broadcom è subordinata alla conclusione di questa operazione.

La cifra proposta per Broadcom fa sembrare “piccola” l’ultima grande acquisizione di Qualcomm, che ha investito 5,5 miliardi di dollari nel produttore di hardware di rete Brocade.

 

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Broadcom
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