Per i manager europei recessione sicura, ma 2 su 3 aumentano il budget IT
Tre manager su 4 in EMEA si aspettano una recessione economica nel 2023, ma ben 2 su 3 pensano di aumentare comunque il budget IT rispetto a quest’anno. È il principale responso del report “Worldwide C-Suite Survey 2022 Recession Sentiments” di IDC, che approfondisce una parte dei risultati della “IDC 2022 C-Suite Survey”, effettuata su 858 manager di funzione (LOB Manager) e senior business executive nel mondo (311 in Nord America, 300 in EMEA e 247 in Asia/Pacifico).
Secondo il report, a livello mondiale il 59% dei senior business executive si aspetta una recessione economica nel 2023. “Visti i molti fattori che rallentano la crescita – alta inflazione, tassi di interesse in aumento, perduranti problemi alle supply chain, potenziale crisi energetica in Europa, guerra in Ucraina – non è una sorpresa che la maggior parte dei senior executive ritenga imminente una recessione”, commenta in un comunicato Tony Olvet, group VP Worldwide C-Suite Tech Agenda di IDC. “I CEO in particolare sono chiamati a guidare le loro organizzazioni attraverso periodi di crisi economica senza perdere di vista gli obiettivi di crescita a lungo termine, e per la grande maggioranza di loro, questo richiede una strategia digital-first”.
Da quanto emerge dal report, i manager più pessimisti – e anche questa non è una sorpresa, visto che la guerra in Ucraina è nel cuore dell’Europa – sono quelli dell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), dove 3 intervistati su 4 si aspettano una recessione il prossimo anno.
Quanto alla durata prevista della recessione, 2 intervistati su 3 pensano che durerà un anno o più. Solo i nord americani sono più ottimisti: il 60% di loro ritengono che durerà solo due o tre trimestri.
Nonostante tutto questo però, più di un terzo degli intervistati aumenterà il budget IT, percentuale che sale addirittura a 2 su 3 in EMEA, proprio la regione più pessimista sullo scenario economico, mentre solo uno su 4 aumenterà il budget in Nord America e Asia/Pacifico.
“Nessuno può prevedere il futuro, ma tutti possono imparare da ciò che è successo in passato”, commenta Teodora Siman, research manager, C-Suite Tech Agenda di IDC. “Basta andare indietro di soli 2 anni: nel 2020 abbiamo visto che le organizzazioni che più hanno investito in tecnologie digitali e modelli di business basati sul digitale si sono avvantaggiate sui concorrenti. Investire in tecnologia prima di una crisi economica aiuta a evidenziare le inefficienze nei processi, e aumenta l’agilità del business, preparando l’organizzazione a gestire al meglio i nuovi rischi che emergeranno”.