PC tradizionali: un primo trimestre positivo nell’area EMEA
Quando si parla di PC tradizionali, siamo abituati a vedere dati e stime con il segno meno davanti, o tutto al più con un leggerissimo segno positivo. Ha quindi stupito che IDC, nei suoi dati preliminari sul primo trimestre 2017 in aerea EMEA per quanto riguarda i PC tradizionali, abbia rilevato un +1,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso.
Tra desktop, laptop e workstation sono stati consegnati 17,4 milioni di pezzi contro i 17,1 milioni del Q1 2016, sebbene il merito maggiore di questa crescita si debba all’Europa. Medio Oriente e Africa infatti hanno fatto segnare un ben poco edificante -6,2% e anche l’Italia non è riuscita a tornare in terreno positivo (-2,6% anno su anno).
Secondo IDC bisognerà aspettare il prossimo trimestre per capire se questa timida crescita sia destinata a proseguire o se, come è più probabile, questo +1,6% sia dipeso dal fatto che molti vendor abbiano iniziato a consegnare i PC da gennaio in poi perché impossibilitati a farlo entro il 2016 a causa della scarsità di componenti.
Parlando invece di tipologie di prodotti, i notebook tradizionali avrebbero fatto segnare addirittura un +8,9%, con quelli aziendali che hanno fatto ancora meglio in Europa occidentale (+11,2%). Male invece i desktop, che nell’intera area EMEA sono sprofondati di un ulteriore -12%.
I Paesi europei dove sono stati venduti più PC tradizionali sono stati Francia (+8,2%) e Germania (+5,8%), mentre oltre all’Italia anche Spagna (-2,8%) e soprattutto Gran Bretagna (-7,9%) hanno chiuso il trimestre in territorio negativo, anche se secondo IDC la situazione italiana e spagnola è in via di stabilizzazione.
Passando invece ai produttori in area EMEA, HP Inc. è sempre al primo posto con il 25% del mercato e una crescita sul consegnato del 4,4%, mentre Lenovo è pressoché stabile al secondo posto con il 20,6% di market share.
In terza posizione troviamo Dell (12% e +9,8% sul consegnato), mentre a far segnare la crescita maggiore è stata Acer Group, ora al 9,8% del mercato e forte di un +35,1% sul consegnato. Male infine Asus, che lascia per strada il 5,6% del consegnato e scende sotto il 10% di market share.