Qualcomm annuncia il taglio di migliaia di posti di lavoro

Qualcomm annuncia il taglio di migliaia di posti di lavoro
Il colosso della tecnologia mobile ha registrato cali di fatturato e profitti nell’ultimo trimestre. La nuova strategia prevede la separazione della produzione dei chip dalle attività di licenza

Qualcomm sta avviando a un’importante operazione di ristrutturazione, che prevede il taglio di circa il 15 per cento della sua forza lavoro e la separazione dell’azienda in due società distinte, una per la produzione dei chip e una per il business dei brevetti. L’azione è stata progettata per ridurre i costi annuali di circa 1,4 miliardi di dollari. Qualcomm taglierà i propri investimenti in nuove aree di prodotto, concentrando gli sforzi su data center e Internet of things.

Il colosso della tecnologia mobile sta scuotendo anche il suo consiglio di amministrazione come parte di un accordo con la società di investimento Jana Partners. Jana, che detiene una parte delle azione di Qualcomm, ha fatto pressione sulla società per la divisione dell’attività produttiva da quella di licenza dei brevetto.

La nuova strategia è stata annunciata in seguito ai deboli risultati finanziari del trimestre aprile-giugno, in cui il profitto è diminuito di quasi la metà e il fatturato è sceso del 14 per cento rispetto all’anno precedente.

I cambiamenti che annunciamo oggi ci permetteranno di riorganizzare i costi della nostra struttura e riposizionare Qualcomm per migliorare le prestazioni finanziarie e operative”, ha dichiarato il CEO Steve Mollenkopf (nella foto) in un comunicato.

La società aveva 31.300 dipendenti alla fine del suo ultimo anno fiscale, quindi i licenziamenti ammonterebbero a circa 4.700 lavoratori.

Qualcomm progetta i suoi propri chip, tra cui i processori Snapdragon e modem utilizzati in molti smartphone, e concede in licenza la sua proprietà intellettuale ad altre società.

Mollenkopf ha spiegato che l’azienda prevede di investire di più nell’applicazione delle sue tecnologie mobili in mercati adiacenti, tra cui networking, mobile computing, Internet of Things e automotive.

Qualcomm prevede di tagliare 1,1 miliardi di dollari dai suoi costi annuali di 7,3 miliardi di dollari. I tagli includeranno la chiusura di sedi e lo spostamento di più operazioni dove la produzione costa meno. La società intende anche di tagliare i compensi su base azionaria di 300 milioni di dollari all’anno.

 

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Microsoft: secondo trimestre tra cali e impennate

Microsoft: secondo trimestre tra cali e impennate
Tra aprile e giugno il fatturato di Microsoft è sceso a 22 miliardi di dollari (-5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), ma il passivo ha raggiunto i 7,5 miliardi di dollari.

Il secondo trimestre 2015 di Microsoft è stato all’insegna di cali preoccupanti, ma anche di inattese impennate in settori che fino all’anno scorso non avevano toccato percentuali tali da lasciar supporre una simile esplosione.

Rispettando quasi interamente le previsioni degli analisti, il fatturato della grande M è pari a 22 miliardi di dollari (-5% rispetto allo stesso periodo aprile-giugno del 2014), ma il passivo ha raggiunto i 7,5 miliardi di dollari e le perdite operative ammontano a 3,19 miliardi di dollari, con un calo per azione di circa 40 centesimi di dollaro.

A preoccupare soprattutto Microsoft sono stati i settori di Office, Lumia e Windows con cali di fatturato piuttosto cospicui, mentre le impennate per certi versi attese sono state quelle che orbitano attorno al cloud, ovvero Office 365, Dynamics CRM Online e Azure. Quest’area rappresenta oggi per Microsoft 832 milioni di dollari di fatturato, con un incremento del 88% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Un altro segno positivo è arrivato dai tablet Surface (888 milioni di dollari e un + 117% rispetto al 2014), ma anche sul versante delle console e dei videogiochi l’ultimo trimestre non ha deluso. Il fatturato derivante dai titoli prodotti da Microsoft (tra cui anche un bestseller assoluto come Minecraft) ha toccato i 63 milioni di dollari (+62%), mentre le vendite di Xbox One da aprile a giugno ammontano a 1.4 milioni, con un aumento su base annua di 300.000 unità.

Quello da aprile a giugno deve comunque considerarsi per Microsoft un trimestre di transizione. Tra pochi giorni arriverà infatti Windows 10 e nelle prossime settimane partirà l’attuazione del nuovo piano industriale voluto dal CEO Satya Nadella, compreso quel doloroso taglio di 7.800 posti di lavoro (soprattutto nel settore mobile), che rappresentano ben il 7% dell’intera forza lavoro di Microsoft.

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