Semiconduttori: Samsung supera per la prima volta Intel
Secondo le ultime stime di Gartner il fatturato mondiale dei semiconduttori nel 2017 è stato pari a 419,7 miliardi di dollari, con un aumento del 22,2% rispetto al 2016 e con i chip di memoria che hanno contribuito al 31% del totale dei ricavi dei semiconduttori grazie a una crescita anno su anno di ben il 64%.
Il più grande fornitore di memorie nel 2017 è stato Samsung Electronics, che ha guadagnato la maggior parte delle quote di mercato e ha conquistato la posizione numero uno, mentre Intel ha perso il primato per la prima volta dal 1992. Il fattore chiave alla base del boom delle memorie è stato l’aumento dei prezzi a causa di una forte carenza di forniture. I prezzi delle NAND flash ad esempio sono aumentati di anno in anno per la prima volta fino a toccare +17%, mentre i prezzi delle DRAM sono aumentati del 44%.
I produttori non sono stati in grado di assorbire questi aumenti di prezzo e quindi li hanno scaricati sui consumatori rendendo più costoso tutto, dai PC agli smartphone. Anche altri importanti fornitori di memorie, tra cui SK Hynix e Micron Technology, hanno registrato ottimi risultati nel 2017 e sono saliti in classifica.
Intel, al secondo posto, ha registrato un aumento del fatturato del 6,7% grazie alla crescita del 6% dei ricavi dei processori destinati ai data center per l’elevata domanda da parte dei fornitori di servizi di cloud. I ricavi dei processori per PC sono cresciuti invece più lentamente (+1,9%), ma i prezzi medi dei PC sono in aumento dopo anni di calo in seguito al passaggio del mercato dai desktop tradizionali verso i dispositivi 2-in-1 e ultramobile.
La classifica attuale potrebbe comunque non durare a lungo. I prezzi delle memorie infatti caleranno nel corso 2018, inizialmente per quanto riguarda le flash NAND e poi (nel 2019) per le DRAM in seguito all’aumento della capacità di produzione della Cina. Anche per questo Gartner stima che il primato attuale di Samsung non durerà molto a lungo.
Il 2017 tra l’altro è stato un anno relativamente tranquillo per fusioni e acquisizioni. L’acquisizione di NXP da parte di Qualcomm è stata una grande operazione la cui chiusura era prevista per il 2017, ma così non è stato. Qualcomm prevede ancora di portare a termine l’accordo nel 2018, ma ciò è stato reso più difficile dal tentativo di Broadcom di acquisire proprio Qualcomm con un’offerta di 100 miliardi di dollari.
Da segnalare infine come nel 2017 i ricavi combinati di Broadcom, Qualcomm e NXP siano stati pari a 41,2 miliardi di dollari, un totale battuto solo da Samsung e Intel. Se Broadcom sarà in grado di finalizzare questa doppia acquisizione e le entrate di Samsung diminuiranno come è molto probabile che avverrà, quest’ultima potrebbe retrocedere al terzo posto durante la prossima fase di recessione delle memorie attesa nel 2019.