Senza rete fissa, TIM si sente “libera di correre”. Il nuovo piano industriale
Il Consiglio di Amministrazione di TIM, sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha approvato all’unanimità il Piano Industriale 2024-2026 Free to Run, presentato dall’ Amministratore Delegato del Gruppo Pietro Labriola. La vendita della rete fissa permetterà a TIM di muoversi sul mercato con minori vincoli finanziari e regolatori e con un focus maggiore sulle componenti industriali.
Il nuovo Piano, che segue il percorso di trasformazione avviato nel precedente biennio, individua le linee di sviluppo per il triennio 2024-2026 e, nonostante un contesto macroeconomico fortemente incerto, TIM prevede un significativo miglioramento di tutte le metriche economico finanziarie, con il mantenimento di una solida struttura di capitale.
Per quanto riguarda le singole entità che compongono il Gruppo TIM, il piano industriale prevede le seguenti linee strategiche:
- TIM Consumer: proseguirà la stabilizzazione del core business con un progressivo aumento del ricavo medio per utente fisso e mobile, migliorando al tempo stesso la convergenza dei clienti fra i due settori. In parallelo, sarà sviluppato il modello di Customer Platform, con un focus sulla crescita dei ricavi ‘beyond connectivity’ attraverso nuove partnership e opportunità nel settore delle famiglie e delle piccole e medie imprese.
- TIM Enterprise: continuerà l’accelerazione dei ricavi da servizi guidata da un’ulteriore espansione nel mercato ICT, amplificata da un posizionamento sui settori chiave per la crescita (cloud, IoT, cybersecurity). Particolare focus sarà dedicato al settore del cloud grazie a partnership con i principali operatori mondiali e al pieno avvio operativo del Polo Strategico Nazionale (di cui TIM è principale socio e abilitatore tecnologico).
A livello Domestico, il piano prevede inoltre una seconda fase del progetto di trasformazione dei costi, con target incrementali pari a 400 milioni di euro al 2026 legati alla semplificazione e al ridimensionamento delle strutture di costo. Sarà posta una particolare attenzione all’efficienza nel settore consumer e all’internalizzazione di risorse e competenze nell’area enterprise.
TIM continuerà inoltre a investire sulla propria rete mobile accelerando lo sviluppo del 5G e del proprio ecosistema tecnologico, composto fra l’altro da un’infrastruttura di 16 data center dislocati su tutto il territorio nazionale. Infine, per quanto riguarda i target ambientali, resta confermato come primo passo il 100% di approvvigionamento energetico da rinnovabili entro il 2025, con l’obiettivo finale del Net zero al 2040. Il nuovo piano punta anche alla crescita dei servizi e prodotti in ottica ESG come nuove soluzioni per le PA e le smart city.