Nonostante si stia assistendo in queste ore a un lieve recupero, ieri le azioni di molte big tech sono letteralmente crollate di fronte all’avanzata fulminea e imperiosa dell’assistente IA della startup cinese DeepSeek, che ha sollevato dubbi sulle elevate valutazioni delle principali aziende IA americane.

Nvidia ha subito ieri una perdita record del 17%, pari a 593 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, trascinando al ribasso i mercati azionari statunitensi. Tuttavia, già oggi le azioni di Nvidia hanno recuperato circa il 6% a Francoforte, mentre Oracle (ieri -14%) e Palantir hanno registrato rialzi rispettivamente del 3,4% e 2,97%.

Resta il fatto che il successo di DeepSeek ha causato una vendita massiccia di azioni tecnologiche in tutto il mondo, con impatti da Tokyo ad Amsterdam. In Giappone, Advantest, fornitore di Nvidia, ha perso il 10%, mentre Tokyo Electron e SoftBank hanno registrato cali del 5%. In Europa si sono visti cali notevoli anche per ASML e BE Semiconductor, che però stanno mostrando segnali di recupero con rialzi rispettivamente dello 0,9% e 1,2%.

Negli Stati Uniti, anche big come Broadcom, Microsoft e Alphabet hanno subito ieri perdite significative, con il Philadelphia Semiconductor Index che ha registrato un calo del 9,2%, il peggiore dal marzo 2020.

Secondo David Bahnsen del Bahnsen Group, il sell-off di azioni tech evidenzia i rischi associati alle elevate valutazioni delle aziende tecnologiche e alla loro concentrazione nei portafogli degli investitori. L’hype attorno all’IA ha gonfiato i mercati azionari, con un aumento di circa 10 trilioni di dollari nel valore di Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet, Meta, Nvidia e Tesla a partire dal boom di ChatGPT nel novembre 2022.

In questo grafico con l’andamento degli ultimi 5 giorni, si nota chiaramente il crollo di ieri delle azioni Nvidia.

In questo grafico con l’andamento degli ultimi 5 giorni, si nota chiaramente il crollo di ieri delle azioni Nvidia.

E mentre gli investitori continuano a raccogliere informazioni per orientare le proprie strategie future, anche i settori legati ai data center hanno subito contraccolpi, come dimostra il calo del 9% di YTL Power in Malesia.

Secondo dichiarazioni di vari esponenti politici e aziendali, come il ministro giapponese Masaaki Taira, l‘emergere di DeepSeek rappresenta una “sveglia” per le aziende occidentali, che da oggi in poi dovranno valutare molto più attentamente la supremazia cinese nei costi e nella qualità dell’IA.

Interessante a tal proposito l’opinione “ottimistica” di The Information, secondo cui alcune azioni erano talmente gonfiate dall’hype sulla IA che sono state semplicemente ridimensionate. A supporto di questa tesi, la testata online riporta il caso di Oracle, le cui azioni sono salite alle stelle nell’ultimo anno grazie sia ad alcune acquisizioni proprio in ambito IA, sia al recentissimo annuncio del progetto Stargate.

Gli azionisti di Oracle, secondo The Information, non possono certo sorprendersi che il titolo abbia subito una leggera correzione. Lo stesso vale per Broadcom, le cui azioni sono salite del 38% in due giorni il mese scorso, dopo che il suo CEO ha fatto commenti ottimistici su come il mercato dei chip IA personalizzati potrebbe risollevare la società.

Inoltre, ieri i titoli di altre aziende tecnologiche con un’esposizione sostanziale all’intelligenza artificiale sono addirittura saliti come nel caso di Amazon, ma anche le azioni di Meta Platforms hanno visto un leggero balzo in avanti, segno che è ancora troppo presto per valutare realmente l’impatto globale dei progressi di DeepSeek.