Microsoft ha pubblicato nelle scorse ore i risultati fiscali del suo primo trimestre fiscale 2017, riportando un fatturato di 20.5 miliardi di dollari (20,38 miliardi un anno fa) e un utile netto di 4,7 miliardi di dollari rispetto ai 4,9 miliardi del primo trimestre del 2015/2016. A pesare in positivo su questi risultati sono stati soprattutto il comparto cloud e la suite di produttivitá Office, che ha riportato un +5% dei ricavi a livello consumer e un +8% per la versione professionale. Per il cloud invece si è invece assistito nel trimestre preso in esame a un +8% generale delle entrate, con però il fatturato di Azure che è cresciuto addirittura del 116%.

Le entrate del settore server sono salite dell’11%, mentre passando all’ecosistema Windows le entrate dal settore OEM sono stabili; calano invece vertiginosamente del 72% quelle del mobile, sebbene su questo versante non ci siano state sorprese di sorta visto il destino ormai segnato dei Lumia. Scende anche il fatturato della sezione gaming affidata a Xbox One, nonostante il buon successo riscosso dal nuovo modello One S; salgono invece di 8 milioni anno su anno gli iscritti al servizio Xbox Live, ora a quota 47 milioni.

Sempre in ambito hardware è andata molto meglio alla gamma di device convertibili Surface (soprattutto Pro 4 e Book), che ha generato 926 milioni di dollari di entrate nel trimestre (+36% anno su anno). A fine mese tra l’altro Microsoft dovrebbe presentare il Surface All-in-One, che andrà così ad ampliare la gamma spostando però l’attenzione su un modello desktop simile all’iMac di Apple.

La reazione dei mercati finanziari a questi risultati è stata positiva, con il valore azionario di Microsoft che ha toccato un nuovo record assoluto con un picco di 60,79 dollari ad azione (+6,2%) nelle prime ore di contrattazione, valore successivamente attestatosi a 60,43 dollari ad azione.