Una delle “telenovele” più controverse e contrastate degli ultimi anni in ambito tecnologico è finalmente giunta al termine. Verizon ha acquisito Yahoo per 4,48 miliardi di dollari, ottenendo così un ulteriore sconto di 350 milioni di dollari rispetto all’ultimo prezzo sul quale le due parti stavano contrattando.

Sconto derivante dagli scandali dei breach di sicurezza e dei milioni di account rubati che Yahoo ha reso noti lo scorso anno e che, quindi, sono costati non poco al colosso Internet. Come però si vociferava già da qualche giorno, Verizon e Yahoo condivideranno anche tutte le responsabilità legali ed economiche che potrebbero emergere da queste violazioni.

Non rientreranno però in questo accordo le azioni legale scaturite dalle indagini della Securities and Exchange Commission e le eventuali denunce portate avanti dagli azionisti. Secondo Marni Walden, vicepresidente esecutivo di Verizon, l’acquisizione (definita come strategica) si completerà definitivamente nel secondo trimestre di quest’anno.

Alla fine insomma, nonostante il pericolo di imbarazzo da parte di Verizon conseguente agli scandali degli attacchi subiti da Yahoo (per non parlare dell’affare intercettazioni di FBI e NSA), l’accordo è stato trovato proprio grazie al generoso sconto al quale il board di Yahoo ha dato l’ok finale.

Per Verizon si pare ora una nuova strada che porterà il colosso statunitense delle telecomunicazioni a diventare una vera e propria media company a 360 gradi, tanto che il suo nuovo Chief Creator Officer del gruppo sarà Andrew McKechnie, che fino a pochi giorni fa rivestiva lo stesso ruolo in Apple.