Microsoft compra Activision per 68,7 miliardi: videogame o metaverso?
Microsoft ha annunciato ieri l’acquisizione più grande della sua storia: comprerà il gigante dei videogame Activision Blizzard con una transazione da 68,7 miliardi di dollari, cioè 60,6 miliardi di euro al cambio attuale, interamente in contanti.
Se l’acquisizione verrà approvata, Microsoft vedrà significamente aumentare di importanza il suo già notevole business nei videogame, che comprende Minecraft e Doom. Activision infatti porta in dote prodotti estremamente popolari come Candy Crush, World of Warcraft e soprattutto Call of Duty, che da solo costituisce quasi metà del suo business – tutti già disponibili su Microsoft Xbox – nonché 400 milioni di utenti attivi mensili in 190 paesi.
Inoltre il commento più diffuso tra gli analisti è che questa operazione darà a Microsoft una solida presenza nell’emergente industria del metaverso, che integra il mondo online tradizionale con quello virtuale grazie ai visori AR (realtà aumentata).
“Il confine tra l’ambito business e quello consumer del metaverso sarà sempre molto sfumato, e non ci si può concentrare solo su uno dei due”, spiega Thomas Bittman, VP e distinguished analyst di Gartner Research. “Microsoft ora diventerà un grande player in entrambi”.
La più grande acquisizione della storia di Microsoft, ma anche del settore videogame
Oltre a essere nettamente la maggiore acquisizione della storia di Microsoft (la precedente era quella di Linkedin nel 2016 per 26 miliardi), si tratta anche della più grande acquisizione del settore videogame: la precedente – quella di Zynga da parte di Take-Two Interactive, annunciata pochi giorni fa – si basa su una transazione cinque volte più bassa: 12,7 miliardi di dollari.
L’operazione in effetti rende Microsoft il terzo player del settore videogiochi dopo Tencent Holdings (Cina) e Sony (Giappone), ma alcuni analisti tra cui Lewis Ward, research director di IDC, segnalano che provoca molte preoccupazioni di eccessiva concentrazione nel settore.
Negli ultimi anni Microsoft ha investito molto nella crescita del suo business nei videogame, tra l’altro con l’acquisizione di Zenimax Media (Bethesda Software) nel settembre 2020 e il lancio di Xbox Game Pass e Xbox Cloud Gaming. “Finora Microsoft nel gaming, come nell’enterprise, si è occupata soprattutto di sviluppare piatttaforme, ora nel gaming il focus sta passando sulla proposta di contenuti”, commenta Bittman.
Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha detto che la business unit Activision Blizzard riporterà a Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming.
“Investiremo e innoveremo per creare i migliori contenuti, community e cloud per i gamer”, ha dichiarato Nadella. “Vogliamo facilitare l’accesso ai migliori videogame per la gente dovunque, in qualunque momento e su qualunque dispositivo”.
Il momento difficile di Activision
Secondo molti la vera partita riguarda ora il metaverso consumer e del gaming, in cui il principale concorrente di Microsoft è Meta Platforms (l’ex Facebook), ma secondo Ward di IDC questa operazione non ha come scenario il metaverso: “Non vedo Activision Blizzard come un leader in questo settore emergente: questa operazione è più un modo per Activision di uscire da un momento difficile”.
Activision è infatti sotto esame da parte di diverse agenzie governative dopo che un dipartimento del governo della California le ha fatto causa per ripetuti episodi di molestie sessuali e discriminazioni di genere: uno scandalo che è costato all’azienda tra le altre cose un forte calo della quotazione di borsa.
Lo scorso novembre oltre 800 dei 10mila dipendenti di Activision hanno formato una petizione per chiedere le dimissioni del CEO Bobby Kotick, accusato di essere a conoscenza da anni degli episodi sotto indagine.
Nell’annuncio dell’acquisizione, Microsoft ha specificato che Kotick rimarrà al suo posto, ma il Wall Street Journal, citando fonti coinvolte, ha riportato che Kotick lascerà dopo il completamento dell’acquisizione.
Secondo Bittman di Gartner Research, Microsoft farà in modo che Activision mantenga “le componenti positive” della sua cultura aziendale, e acceleri l’innovazione e lo sviluppo di nuovi giochi, ma non tollererà situazioni di discriminazione, “quindi l’acquisizione è una buona notizia per i dipendenti di Activision”.
“Activision sta vivendo un periodo difficile dalla scorsa estate, e dal punto di vista di Microsoft è il momento migliore per fare questa offerta”, osserva Ward di IDC. “Activision però finora era stata il simbolo dei player indipendenti e cross-platform nel mercato dei videogame, e questa acquisizione, se supererà il vaglio delle autorità di regolamentazione, sarà comunque un colpo per i sostenitori di questi concetti”.