Nutanix ha annunciato che Dheeraj Pandey, il suo fondatore e CEO, uscirà dall’azienda, dopo averla guidata per 11 anni. Pandey resterà a capo di Nutanix fino a quando non sarà individuato un successore di cui lui stesso insieme al board supervisionerà la selezione.

Contemporaneamente l’azienda ha annunciato un investimento di 750 milioni di dollari da parte di Bain Capital Private Equity, che entrerà con due suoi rappresentanti nel board dell’azienda.

“Decisione estremamente personale”

Negli scorsi mesi avevamo analizzato anche a livello italiano, sia riguardo al modello di business che alla strategia di canale, i grandi cambiamenti che Nutanix sta affrontando dopo aver compiuto 10 anni l’anno scorso, ma questi annunci della scorsa settimana segnano davvero un forte momento di discontinuità, oltretutto nell’imminenza dell’evento annuale Nutanix .NEXT 2020 che è in programma dall’8 all’11 settembre prossimi.

L’uscita di Pandey in particolare è un annuncio del tutto inaspettato. In un’intervista a CRN, il fondatore e CEO ha definito la decisione estremamente personale: “Questa pandemia mi ha fatto riflettere molto su ciò che è davvero importante”.

Sul comunicato stampa di Nutanix che annuncia la sua uscita, Pandey ha dichiarato: “Co-fondare e guidare Nutanix per gli ultimi 11 anni è stata l’esperienza più gratificante della mia carriera professionale. Ispirato dall’idea di rendere l’infrastruttura IT così semplice da diventare invisibile, il nostro team ha resto Nutanix un leader del cloud software e un pioniere delle soluzioni di hybrid cloud infrastructure”.

Il CEO ha insistito, sia sul comunicato e sia nell’intervista a CRN, su due concetti. Il primo è che ha voluto lasciare “on a high”, cioè in uno dei momenti di massima salute dell’azienda: “Con i risultati del quarto trimestre (ne parleremo più avanti, ndr), il fantastico stack software, il recente lancio di Nutanix Clusters su AWS Bare Metal, e i 750 milioni di investimento di Bain Capital Private Equity, che evidenziano la qualità del nostro business e forniscono solide fondamenta per sfruttare le prossime opportunità, Nutanix è ben posizionata per il futuro: penso che non ci sia momento migliore per passare il testimone a un nuovo leader”.

Il secondo concetto è che la decisione non è legata al passaggio a un’altra azienda ma all’intenzione di prendersi tempo per se stesso e la famiglia. “Non vedo l’ora di passare più tempo con i miei figli e di darmi più occasione per leggere, scrivere, e studiare nuove aree di competenza, cose che semplicemente non sono possibili facendo il CEO a tempo pieno”.

“La storia della Silicon Valley è piena di fondatori e visionari leggendari, e Dheeraj Pandey si è guadagnato un posto tra loro”, dichiara nel comunicato Ravi Mhatre, Lead Independent Director del board di Nutanix. “Supportiamo la sua decisione di iniziare un altro capitolo e apprezziamo profondamente la sua disponibilità a continuare a guidare il team di management finché non verrà insediato il suo successore”.

Successore che verrà selezionato da un apposito “CEO search committee” emanato dallo stesso board e assistito da una non specificata primaria società di executive research.

Bain Capital, 750 milioni per una quota di minoranza

Sempre giovedì scorso Nutanix ha dedicato appositi comunicati anche all’investimento di Bain Capital Private Equity, e ai risultati del quarto trimestre e dell’intero anno fiscale 2020, chiuso il 31 luglio.

Nel primo caso, si tratta di un investimento di tipo PIPE (Private Investment In Public Equity), che Pandey nell’intervista a CRN definisce “molto standard” (“solo in questi ultimi tre mesi Twitter, Airbnb, Wayfair ed Expedia hanno ricevuto investimenti PIPE”) escludendo che possa portare a cambiamenti nella proprietà dell’azienda o a delisting dalla Borsa.

In pratica, Bain Capital acquisisce un pacchetto di “convertible notes” – che potranno essere convertite in azioni tra 6 anni, e godono di un interesse annuo del 2,5% – a un prezzo unitario di 27,75 dollari, che è di circa il 30% superiore alle quotazioni di Nutanix prima di questi annunci, ma inferiore alla quotazione di questo momento, intorno ai 28 dollari.

“Bain Capital Private Equity ha grande esperienza negli investimenti in società tecnologiche, e nella capacità di aiutare le aziende a crescere”, ha aggiunto Pandey nel comunicato, che elenca tra gli investimenti di Bain Capital società come Applied Systems, BMC Software, KIOXIA (già Toshiba Memory Corp.), e Symantec. “Il suo investimento dimostra una grande fiducia nel nostro posizionamento come leader nel mercato hybrid cloud infrastructure (HCI) e nella nostra cultura di soddisfazione del cliente”.

“Nutanix sta realizzando la sua convincente visione di una piattaforma di hybrid cloud distintiva che supporta ambienti flessibili ed è facilmente utilizzabile con altre piattaforme cloud”, dichiara nel comunicato David Humphrey, un Managing Director di Bain Capital Private Equity, che insieme a Max de Groen, altro Managing Director, entrerà nel board di Nutanix alla conclusione della transazione, prevista entro la fine di settembre.

Quarto trimestre, l’88% degli incassi proviene da subscription

Infine il comunicato sui risultati finanziari: Pandey ha sottolineato in modo particolare la crescita del 29% della proiezione annuale delle entrate ACV (Annual Contract Value), cioè il valore “annualizzato” di ciascun contratto, esclusi i servizi professionali: un parametro che Nutanix ritiene più indicativo del nuovo modello di business basato sugli abbonamenti (subscription).

A parte questo, Nutanix ha registrato risultati superiori alle proiezioni degli analisti con fatturato trimestrale di 327,9 milioni (+9% anno su anno), incassi (billings) per 388 milioni (+5%), mentre a livello di utile netto le perdite sono leggermente minori (185,3 milioni contro 194,3) rispetto al quarto trimestre 2019.

Quanto all’intero anno fiscale, il fatturato (revenue) è di 1,31 miliardi (+6%), gli incassi (billings) salgono a 1,58 miliardi (+4%), e le perdite nette sono di 872,9 milioni contro i 621,2 dell’anno scorso.

“Sono buoni risultati, una performance impressionante considerate le incertezze del mercato: siamo riusciti a crescere durante una pandemia”, ha detto Pandey.

“Nel quarto trimestre abbiamo realizzato numeri record in molti parametri finanziari e operativi chiave, come ACV Billing e gross margin, e fatto significativi progressi nella nostra transizione a un modello di business “subscription-based”, raggiungendo una quota di incassi dell’88% proveniente appunto da subscription”, ha aggiunto il CFO di Nutanix, Duston Williams.