Nvidia cresce del 122% ma delude il mercato finanziario
Nvidia ha rilasciato ieri i suoi risultati trimestrali mettendo a segno ancora una crescita anno su anno superiore al 100%, con fatturato di 30 miliardi di dollari (+122%), margine lordo del 75,7%, e utile per azione di 68 centesimi (+168%).
Sono risultati impressionanti, in linea o superiori alle attese degli analisti e ai risultati dei concorrenti (il più recente margine lordo trimestrale di AMD, per dare un termine di paragone, è stato del 53%). Ma non all’altezza di quelli incredibili degli ultimi tre trimestri. E infatti il titolo Nvidia è sceso ieri del 2,5%, dopo aver sfiorato il 7% di calo durante le contrattazioni, e oggi mentre scriviamo è in ulteriore declino del 3%.
Nei tre trimestri precedenti crescite del 262, 265 e 206 per cento
È una situazione che si verifica spesso sul mercato finanziario, in cui la maggioranza degli operatori non conosce i business delle aziende quotate, e si basa solo sugli indici finanziari. Restando quindi delusa appena i risultati rallentano, qualunque sia il rallentamento.
Nel caso di Nvidia, nei tre trimestri precedenti a questo le crescite erano state del 262% (ne abbiamo parlato qui), del 265% e del 206%: numeri pazzeschi, di solito alla portata soltanto di startup che partono da fatturati di pochi milioni. Per cui una crescita “soltanto” del 122% è interpretata come negativa, anche perché si affianca a previsioni in linea con quelle degli analisti, e non clamorosamente superiori come nel recente passato.
Per il trimestre in corso Nvidia ha infatti annunciato una stima di 32,5 miliardi di fatturato, contro i 31,8 attesi in media dagli analisti, corrispondenti a una crescita annua intorno all’80%. E un margine lordo tra il 74,5% e il 75,5%, perfettamente in linea con il 75,5% previsto dal mercato finanziario.
Le cautele legate al business
Ci sono però anche ragioni collegate al business che spingono a una maggiore cautela rispetto all’enorme crescita di Nvidia in Borsa dell’ultimo anno. Essendo ormai universalmente nota come principale fornitore di chip a supporto delle applicazioni di AI generativa, alcuni analisti attribuiscono la reazione del mercato anche al timore di un inizio di “disaffezione” per l’AI, i cui ritorni degli investimenti potrebbero non essere imponenti e sicuri come inizialmente si sperava, e comunque richiederanno più tempo del previsto.
Un’altra motivazione citata è il ritardo rispetto alle previsioni dell’inizio della produzione di massa di Blackwell, la nuova architettura di chip di Nvidia, anche se oggettivamente come vedremo si tratta di poche settimane e la forte domanda per l’attuale piattaforma, Hopper, è in ulteriore crescita.
C’è poi la preoccupazione per eventuali interventi delle autorità antitrust, che stanno indagando su eventuali comportamenti di abuso di posizione dominante. Nel comunicato della trimestrale, la stessa Nvidia comunica di aver ricevuto richieste di informazioni dalle autorità di USA e Corea del Sud, che si affiancano a quelle precedenti di UE, UK e Cina.
Blackwell, produzione di massa da novembre
I numeri della trimestrale comunque raccontano di una situazione di piena salute. Gran parte del fatturato proviene dalla divisione di prodotti per Data Center, che ha fatturato 26,5 miliardi (+154% annuo).
“Questa crescita è stata trainata dalla nostra piattaforma GPU Hopper per l’addestramento di LLM e applicazioni di AI generativa”, ha detto la CFO di Nvidia, Colette Kress. “I cloud provider rappresentano il 45% delle entrate della divisione, mentre oltre il 50% proviene da clienti enterprise e consumer internet”.
Kress ha praticamente confermato le indiscrezioni di qualche settimana fa che parlavano di un rinvio di qualche mese della nuova architettura di GPU Blackwell, i cui prototipi hanno iniziato a essere consegnati ad alcuni clienti in questo trimestre.
Nvidia ha infatti modificato un passaggio del processo di produzione per migliorarne la resa. “Per Blackwell il passaggio alla produzione di massa è previsto nel quarto trimestre fiscale 2025 (cioè tra novembre e gennaio, l’anno fiscale 2025 di Nvidia è iniziato a febbraio 2024, ndr), periodo in cui ci aspettiamo che il nuovo chip generi già diversi miliardi di fatturato”, ha detto Kress. “Ma nel frattempo c’è una forte domanda per Hopper, e ci aspettiamo consegne in aumento nella seconda metà dell’anno fiscale”.
“La domanda di Hopper resta forte, e l’attesa per Blackwell è incredibile”, ha aggiunto il fondatore e CEO di Nvidia, Jensen Huang. “Nvidia ha fatto segnare un altro record di fatturato perché i data center in tutto il mondo stanno lavorando a pieno regime per modernizzare l’intero stack tecnologico, per accelerare le capacità di computing e di supporto alla generative AI”.