Qualys amplia la struttura in Italia: “Cresciuti di oltre il 20% annuo”
Qualys, fornitore multinazionale di soluzioni di cloud security e compliance, ha annunciato un ampliamento della propria struttura in Italia, che comprende la promozione di Marco Atzeni a Sales Director Italia e quattro assunzioni nel team tecnico di pre e post vendita, nell’ambito di un piano di sviluppo nel nostro Paese che prevede prossimamente l’ingresso di ulteriori risorse.
Marco Atzeni nuovo Sales Director Italia e 4 ingressi nel team tecnico
Più in dettaglio Atzeni – che è in Qualys dal gennaio 2019 – avrà la responsabilità sia delle vendite dirette sui grandi clienti (mercato enterprise) sia per il canale dei partner. Quanto agli altri ingressi, Roberto Semperboni è entrato lo scorso luglio come Enterprise Technical Account Manager con il compito di coordinare gli aspetti tecnico-commerciali sui grandi clienti, e Matteo Ripamonti lo scorso maggio come nuovo Technical Account Manager per consolidare e rafforzare il segmento SME/SMB. Gli altri due recenti ingressi sono Francesco Bassetto e Walter Furlan, entrambi Technical Account Manager, con il compito di rafforzare la presenza e il supporto per i clienti acquisiti e i partner contribuendo allo sviluppo dei servizi Qualys.
“Qualys sta ottenendo buoni risultati di business in Italia e sentivamo la necessità di ampliare l’organico con manager esperti e abili nello sviluppare e promuovere anche i nostri nuovi servizi – spiega Emilio Turani, Managing Director per Italia, South Eastern Europe, Turchia e Grecia di Qualys, in un comunicato –. Semperboni, grazie al background maturato in HP, Accenture e Kaspersky, è in grado di incrementare le relazioni presso gli stakeholder aziendali. Quanto a Ripamonti, la competenza sviluppata come consulente ed analyst consentirà di supportare i clienti proattivamente, massimizzando l’efficacia della Qualys Cloud platform”.
In una conferenza stampa in questi giorni Turani, insieme a Marco Rottigni, Chief Technical Security Officer EMEA, ha inquadrato questi cambiamenti nell’ambito dell’andamento generale e in Italia di Qualys, e dei prossimi sviluppi di prodotto.
In Italia 20 partner autorizzati e 270 clienti (70 enterprise)
“Qualys è cresciuta nel 2020, con un incremento di fatturato del 13% a 363 milioni di dollari, e anche dei dipendenti, che sono passati da 1500 a 1700. In Italia la crescita è andata oltre il 20%, siamo arrivati a circa 270 clienti in totale di cui 70 enterprise”, ha detto Turani. Nel nostro paese i principali system integrator che sono partner di Qualys lavorano sia sulla piccola media impresa, sia sulla fascia enterprise, e per questo il nuovo Sales Director ha avuto la responsabilità di tutti i processi di vendita. “Il canale per noi è sempre più strategico: il partner non è un reseller, deve dare valore aggiunto”.
Qualys in Italia ha circa 20 partner autorizzati, tra cui alcuni MSSP, che hanno l’ownership della licenza ma erogano servizi per terze parti, e poi system integrator anche di grandi dimensioni in grado di vendere e implementare le soluzioni Qualys presso clienti strategici.
“Abbiamo un approccio molto attivo e collaborativo, qualitativo e tecnico verso il canale”, sottolinea Turani. “Noi non eroghiamo servizi professionali per non sovrapporci, ma possiamo mettere in campo figure tecniche di alto livello per supportare il processo di vendita, e amiamo far testare la nostra soluzione e far toccare con mano le sue caratteristiche presso i clienti: questi servizi, come quelli di formazione e specializzazione sono erogati gratuitamente”.
I due cardini della piattaforma Qualys: sensori e cervello
Quanto all’offerta di prodotto, Qualys come spiega Rottigni propone tre macro-funzioni fondamentali: la capacità di censire l’ambiente digitale dell’azienda, la mitigazione preventiva del rischio, e l’attività di detection and response per mitigare le conseguenze.
“Occorrono visibilità, osservabilità, capacità di aggregare dati per trasformarli in informazioni, scalabilità, integrazione, e la nostra piattaforma risponde a queste esigenze con due cardini: una pletora di sensori di diversi tipi, che permettono di raccogliere la telemetria, e il “cervello” che aggrega la telemetria trasformandola in informazione. Tutto questo per cinque principali applicazioni: IT Asset Management, IT Security, compliance, web app security, cloud e container security”.
L’asset management è uno dei più recenti sviluppi di Qualys, continua Rottigni. “Significa evidenziare il rischio di un asset o del perimetro di cui fa parte, in termini di caratteristiche hardware e software di cui questo asset è dotato, e di quanto sono aggiornate e presentino rischi di vulnerabilità”.
Un altro è la piattaforma software-as-a-service di VMDR (Vulnerability Management, Detection and Response), recentemente estesa al mondo Mobile. “Qui è particolarmente importante l’ordinamento delle priorità di intervento: le aziende quando iniziano ad approcciare queste tematiche di valutazione preventiva si trovano davanti a un gran numero di vulnerabilità, ed è fondamentale indicare da quali cominciare per ridurre subito il rischio e dedicarsi alle altre con più calma”. Un altro ancora è il patch management, “la chiusura del cerchio per “tappare” le falle in modo completo: proprio oggi annunciamo nuove funzioni di automazione del patch management”.
In vista l’estensione ai sistemi industriali
Infine Rottigni si è soffermato su tre ambiti in cui Qualys sta preparando nuovi sviluppi. “Il primo riguarda l’estensione al mondo delle Operations e dei sistemi industriali e di fabbrica delle nostre funzioni di inventario digitale, assessment della superficie vulnerabile, e valutazione della postura di sicurezza dei framework di compliance”.
Il secondo riguarda ulteriori sviluppi per Cloud e container security, “dove già abbiamo rilasciato applicazioni e funzioni e abbiamo recentemente acquisito Total Cloud. Il terzo riguarda il Detection and Response sul software-as-a-service, che è molto importante perché i responsabili IT Security non hanno accesso alle infrastrutture che erogano questi servizi”.