VMware, da novembre 2023 sotto la proprietà di Broadcom, ha recentemente apportato modifiche significative al suo programma VCSP (Cloud Services Provider), con ripercussioni sia sui provider, sia sui loro clienti. Inizialmente, non tutti i membri del programma VCSP sono stati invitati a continuare con la nuova gestione. Poi Broadcom ha concesso agli esclusi la possibilità di acquistare servizi white label dai partner ammessi al proprio programma, anche se con tempi stretti per finalizzare questi nuovi accordi.

A metà aprile, in risposta alle critiche ricevute dall’esosistema VMware sui forti cambiamenti apportati in termini di prezzi, politiche di vendita, licensing, bundle di prodotti e programmi di canale, il CEO di Broadcom, Hock Tan, ha difeso e spiegato queste scelte, con altre aperture rispetto alle posizioni iniziali.

Due giorni fa altri aggiustamenti sono stati annunciati da Ahmar Mohammad, vicepresidente di VMware per i partner e le vendite di soluzioni avanzate. Mohammad ha chiarito che tutti gli attuali membri del VCSP premier tier manterranno il loro status e che potrebbero essere concesse esenzioni speciali ai partner che si trovano ad affrontare vincoli normativi unici o requisiti di dati specifici per ogni Paese, come quelli dello Spazio economico europeo e del Regno Unito.

Questa mossa sembra essere una concessione al CISPE, che a fine marzo aveva criticato Broadcom e chiesto un’indagine della Commissione Europea sull’acquisizione di VMware da parte di Broadcom.

Un’altra modifica significativa annunciata da Mohammad è che i partner che sono usciti dal programma VCSP potranno continuare a gestire i loro servizi cloud fino alla fine di aprile 2025, fornendo un periodo cuscinetto per coloro che sono stati costretti a uscire o hanno scelto di uscire per risolvere i loro affari.

VMware licenze

Le modifiche includono anche una proroga per i partner VCSP che possono richiedere esenzioni o sottoscrivere servizi white label, anche se solo di un mese in più. Proroga che, pur non essendo sostanziale, ha offerto un po’ di sollievo da quella che in precedenza era una scadenza molto ravvicinata. Inoltre, nuove classi di partner sono state autorizzate a diventare fornitori di servizi white label, ampliando la portata dei potenziali partecipanti al programma.

In mezzo a questi cambiamenti, sono emerse voci sulla possibile interruzione di VMware Cloud on AWS, un servizio che consente di integrare lo stack di VMware con AWS per creare cloud ibridi o funzionare come servizio cloud puro. Questo servizio è nato da una partnership tra VMware e AWS ed è stato considerato un risultato significativo per VMware.

La recente partnership di Broadcom con Google, che ha annunciato lo spostamento dei carichi di lavoro VMware su Google Cloud, potrebbe aver influenzato la decisione relativa a VMware Cloud su AWS.

Tali sviluppi riflettono un periodo di transizione significativa per VMware sotto il controllo di Broadcom, caratterizzato da riallineamenti strategici e cambiamenti operativi che hanno ampie implicazioni per il suo ecosistema di fornitori di servizi cloud e per i loro clienti. La situazione rimane fluida, con probabili aggiustamenti in corso mentre Broadcom continua a integrare VMware nella sua più ampia strategia aziendale.