Almaviva ha annunciato un mese fa di avere sottoposto un’offerta per l’acquisizione del 100% di Iteris, società statunitense con sede centrale ad Austin (Texas) specializzata in sistemi software e hardware per il settore dei trasporti e la gestione delle infrastrutture di mobilità.

L’offerta di 7,2 dollari per azione, con premio di circa il 68% rispetto alle quotazioni di Iteris prima dell’annuncio, corrisponde a una transazione totale di circa 335 milioni di dollari (circa 305 milioni di euro al cambio attuale), ed è stata accettata dal board di Iteris.

Ora ovviamente occorrerà attendere l’accettazione di almeno metà degli azionisti, e l’approvazione delle autorità antitrust: Almaviva si aspetta di concludere l’acquisizione entro l’anno, e in caso di successo di delistare Iteris dal Nasdaq.

Un aspetto interessante è che la transazione sarà interamente finanziata con debito di nuova emissione, garantito da un prestito-ponte di 350 milioni di euro di Goldman Sachs, nell’attesa di una prossima emissione di obbligazioni ad alto rendimento da parte di Almaviva.

Lo riferisce Bloomberg, che considera questa operazione un segnale importante del ritorno della fiducia tra i finanziatori tradizionali, in primis le banche, incoraggiati dal probabile prossimo ribasso dei tassi di interesse. La decisione di Goldman Sachs di sostenere l’intero importo della transazione sarebbe infatti il segnale di un cambio di atteggiamento delle banche, che preparano il rientro nel business ad alti margini dei finanziamenti delle acquisizioni, da cui si erano parzialmente ritirate dopo il forte rialzo dei tassi di interesse di due anni fa.

Le tre motivazioni di Almaviva

Altro aspetto interessante è ovviamente quelle delle motivazioni dell’acquisizione, che come spiega Almaviva sono essenzialmente tre: l’aumento dell’incidenza dei servizi IT nel fatturato, il rafforzamento dell’offerta per il settore dei trasporti e della mobilità, con accesso ai segmenti non ferroviari, e l’entrata nel mercato USA, che è il più grande del mondo per quanto riguarda appunto l’ambito trasporti e mobilità.

Iteris infatti è nota soprattutto per la sua piattaforma ClearMobility, che è utilizzata da oltre 10mila organizzazioni utenti pubbliche e private per gestire le loro infrastrutture di trasporti e mobilità.

Inoltre, sottolinea Almaviva, Iteris è un’azienda finanziariamente sana: negli ultimi 4 esercizi è cresciuta mediamente del 14%, e nell’ultimo esercizio chiuso a maggio ha fatturato 172 milioni di dollari crescendo del 10%, con Ebitda di 12,9 milioni e profitto netto di 12,7 milioni.

Facendo riferimento agli impatti pro-forma dell’acquisizione rispetto ai risultati del 2023 delle due aziende (vedi grafico sottostante), Iteris con un fatturato di 159 milioni di euro aumenterebbe l’incidenza dei servizi IT nel fatturato di Almaviva dal 71% al 74%, quello del settore trasporti dal 26% al 40%, e quello del mercato USA da zero al 12%.

Almaviva Iteris grafico

Fonte: Almaviva, presentazione risultati Q2 2024

Fonte immagine: www.almaviva.it