Microsoft Italia, altri 17 partner nell’alleanza per la Cloud Region di Milano

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Nella Cloud Region Partner Alliance entrano anche i distributori Computer Gross, Esprinet e TD Synnex, e 14 system integrator. I partner coinvolti salgono così a 31

Microsoft Italia ha annunciato l’entrata di 17 nuovi partner nella sua iniziativa “Ambizione Italia Cloud Region Partner Alliance” – il progetto lanciato un anno fa (ne abbiamo parlato qui) che raccoglie i partner impegnati in prima linea sull’apertura della Cloud Region italiana di Microsoft a Milano annunciata tre anni fa nell’ambito di un piano di investimento da 1,5 miliardi in Italia.

Si tratta di 4wardPRO, Agic Group, Computer Gross, CoreView, Deda Next, Dylog Italia, Esprinet, Expert.AI, Insight, NTT Data, Porini, Proge Software, SoftJam, SoftwareOne, Studio Informatica, TD Synnex e ToolsGroup.

I 14 partner che avevano già aderito: da Accenture a Dedalus

“Ambizione Italia Cloud Region Partner Alliance”, sottolinea un comunicato di Microsoft, punta a mettere a fattore comune strategie, strumenti e competenze dei player coinvolti per avviare processi di trasformazione digitale in maniera capillare su tutto il territorio italiano. È nata come detto circa un anno fa contando sui primi sette partner – Accenture, Avanade, Cluster Reply, Engineering, Kyndryl, TeamSystem e Var Group. Nei mesi successivi sono state annunciate poi le adesioni di Capgemini, Techedge, Prometeia, Vodafone Business, DXC, e Dedalus.

Con l’ingresso dei 17 nuovi partner, Microsoft punta a rafforzarla, arrivando a 31 realtà sul territorio.

Motore dell’offerta dei partner Microsoft, continua la nota, sono servizi cloud locali a bassa latenza, per consentire un accesso rapido e sicuro ai dati e abilitare scenari di condivisione in linea con le esigenze di qualsiasi settore economico. “Insieme ai partner fondatori, le nuove realtà che si aggiungono al progetto saranno le prime a sfruttare i vantaggi del Cloud Microsoft, offrendo ai propri clienti soluzioni certificate e affidabili per supportarli nella creazione di scenari d’innovazione, facilitando l’accesso ai servizi cloud locali con massime garanzie di data sovereignty, cybersecurity e compliance”.

Inoltre i componenti della Cloud Region Partner Alliance e Microsoft si impegneranno nello sviluppo di una strategia comune di formazione, che farà leva su training e risorse dedicate per lo sviluppo delle adeguate competenze digitali.

La Cloud Region di Milano sarà prossimamente inaugurata

La Cloud region di Milano, spiega Microsoft nel comunicato, sarà prossimamente inaugurata, e consentirà alle aziende, alle PMI e alle Pubbliche Amministrazioni di accedere su base locale ai propri dati e ai servizi Cloud.

“Il nostro obiettivo è aiutare le organizzazioni italiane a cogliere i vantaggi del digitale per crescere. Lavoriamo per mettere a disposizione le piattaforme tecnologiche e i servizi cloud sicuri per sostenere la loro innovazione, compresa la nostra prossima prima Cloud Region in Italia. In questa missione siamo affiancati da una rete capillare di partner sul territorio che seguono da vicino le imprese pubbliche e private. Siamo orgogliosi di estendere la nostra iniziativa Ambizione Italia Cloud Region Partner Alliance a 17 nuovi partner che si uniscono ai 14 partner fondatori”, ha commentato Vincenzo Esposito, il neo Amministratore Delegato di Microsoft Italia.

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Lutech perfeziona l’acquisizione di Atos Italia, che cambia ragione sociale

Tullio Pirovano, Presidente Esecutivo Gruppo Lutech, e Giuseppe Di Franco, AD di Lutech Advanced Solutions
Si conclude così un'operazione da oltre 200 milioni di euro. La società acquisita ora si chiama Lutech Advanced Solutions. "Escluse tensioni occupazionali"

Lutech ha annunciato di aver perfezionato il 31 marzo l’acquisizione di Atos Italia SpA (ne avevamo parlato qui lo scorso novembre, ndr), Atos Italia che contestualmente ha cambiato ragione sociale e brand (nell’immagine qui sotto il nuovo brand), diventando Lutech Advanced Solutions SpA.

Si parla, come già abbiamo scritto, di un’operazione da oltre 200 milioni di euro. Il perimetro della transazione infatti, si legge in una nota di Atos, rappresenta circa il 2% del fatturato totale del gruppo Atos nel 2022 (che è stato di 11,3 miliardi di euro), e non include il business italiano EuroHPC, e neanche l’attività italiana di Unified Communications & Collaboration, che è oggetto di un progetto di disinvestimento a parte.

banner lutech advanced solutionsAl momento dell’annuncio dell’operazione, lo scorso novembre, Atos Italia aveva circa 1600 dipendenti in cinque sedi in Italia. Nel frattempo la società – d’ora in poi Lutech Advanced Solutions – ha annunciato a gennaio l’apertura di una sede a Bari, con investimenti per 36 milioni di euro, di cui 21 pubblici, e 20 giorni fa l’apertura di un’altra sede a Cosenza con 150 assunzioni previste entro il 2025.

L’acquisizione, spiega una nota di Lutech, permette di rafforzare l’offerta del Gruppo grazie alle competenze complementari in settori strategici come ad esempio Energy e Telco & Media, e in ambiti tecnologici come Digital Twin, Hyper Automation, High Performance Computing, Workplace Management e Business Platform: “La combinazione delle competenze e delle risorse nel Gruppo Lutech dà vita a un nuovo top player del mercato digitale in Italia”.

I mercati delle due sono complementari, nessuna tensione occupazionale

Per quanto riguarda gli impatti sull’occupazione, come riporta una nota di Fiom-Cgil, pochi giorni fa, nell’informativa annuale ai sindacati, Lutech ha risposto ai timori espressi dalla delegazione sindacale, su eventuali effetti della fusione delle due imprese, sostenendo che le attività delle due non andranno in sovrapposizione anche perché i mercati nelle quali operano sono complementari.

Proprio questa caratteristica dovrebbe essere occasione di sviluppo, soprattutto per tutta la parte delivery delle due imprese. Lutech, si legge nella nota di Fiom-Cgil, ha escluso tensioni occupazionali e si è dichiarata confidente di poter gestire il processo senza che si creino problemi per le persone che non dovrebbero avere impatti nemmeno legati al futuro delle sedi.

Giuseppe Di Franco resta AD di Lutech Advanced Solutions

Tullio Pirovano, Presidente Esecutivo del Gruppo Lutech e Presidente di Lutech Advanced Solutions (a sinistra nella foto) nella nota di Lutech dichiara: “Questa operazione rappresenta una importante pietra miliare nella nostra strategia di crescita, e siamo orgogliosi di avere Lutech Advanced Solutions nel nostro Gruppo per la costruzione di un futuro più digitale per il nostro Paese. Con Lutech Advanced Solutions, il Gruppo Lutech diventa una realtà ancora più completa e in grado di offrire un’offerta digitale di alto livello, pronta a cogliere le più grandi opportunità della transizione digitale delle aziende e istituzioni italiane ed europee”.

“Siamo entusiasti di questo nuovo capitolo della nostra storia e di lavorare insieme, dando vita al nuovo top player italiano dei servizi digitali”, aggiunge nel comunicato Giuseppe Di Franco, già Presidente e AD di Atos Italia, e ora Consigliere Delegato del Gruppo Lutech e Amministratore Delegato di Lutech Advanced Solutions (a destra nella foto). “Lutech è una realtà consolidata e autorevole nel panorama italiano del settore digital, e beneficiando anche della partnership estesa con il Gruppo Atos, siamo ora in grado di servire ancora meglio le aziende nel loro viaggio nella trasformazione digitale”.

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