Dopo aver debuttato a bordo dell’iPad Pro Apple nel maggio di quest’anno, il SoC M4 di Apple è tornato protagonista ieri nella presentazione dei nuovi MacBook Pro, che ospitano appunto questa nuova gamma di chip. Oltre al modello M4 standard, le due nuove versioni sono l’M4 Pro e l’M4 Max. Il primo vanta una configurazione fino a 14 core CPU (10 performance, 4 efficiency) e 20 core GPU e promette una velocità fino a 2,1 volte superiore rispetto al Core Ultra 7 258V di Intel, dotato di una NPU con 48 TOPS.

Per applicazioni più esigenti, l’M4 Max può essere configurato con 16 core CPU (12 performance, 4 efficiency) e fino a 40 core GPU, con il risultato di prestazioni fino a quattro volte superiori nei carichi di lavoro IA rispetto alla controparte Intel. Entrambi i nuovi chip mantengono la stessa unità NPU da 38 TOPS già vista nell’M4 e si distinguono principalmente per le configurazioni di memoria e larghezza di banda: l’M4 Pro supporta fino a 64GB di memoria LPDDR5 con una larghezza di banda di 273GB/sec, mentre l’M4 Max raddoppia sia la capacità (128GB) che la larghezza di banda (546GB/sec). In confronto, il Core Ultra di Intel arriva solo a 32GB di memoria LPDDR5x e 132GB/sec di larghezza di banda.

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Queste specifiche conferiscono ai nuovi chip di Apple un notevole vantaggio in scenari di calcolo IA, in particolare su carichi di lavoro legati ai modelli di linguaggio (LLM), che richiedono molta memoria piuttosto che pura potenza di calcolo. Sebbene Apple non abbia divulgato esattamente le tipologie di carichi di lavoro considerate, l’elevata larghezza di banda della gamma M4 risulta vantaggiosa per l’elaborazione di LLM di grandi dimensioni, anche se per modelli fino a 200 miliardi di parametri si rende necessaria una quantizzazione a 4 bit o inferiore per sfruttare al meglio la capacità di memoria del M4 Max.

Oltre alle capacità IA, i due nuovi chip offrono anche significativi miglioramenti architetturali. Realizzati sulla tecnologia a 3nm di TSMC, questi SoC offrono prestazioni single-thread di riferimento per il settore, anche se Apple non ha fornito dettagli precisi sui benchmark utilizzati per questi confronti. Sul fronte grafico, l’architettura GPU è stata potenziata, con un miglioramento della velocità di ray tracing di circa il doppio rispetto alla generazione precedente. L’M4 Max integra anche un media engine avanzato con due motori di codifica video e due acceleratori ProRes.

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Apple ha integrato l’intera gamma M4 nei nuovi MacBook Pro da 14 e 16 pollici, che come riportato nei giorni scorsi supportano Apple Intelligence anche in Italia seppur limitatamente alla lingua inglese. Il design rimane lo stesso dei modelli precedenti, con in più una nuova opzione di colore nero opaco e display con luminosità fino a 1000 nit per contenuti SDR. I modelli con a bordo M4 e M4 Pro supportano fino a due display 6K, mentre l’M4 Max gestisce fino a quattro display esterni.

I prezzi in Italia partono da 1949 euro per il MacBook Pro da 14” con chip M4, per arrivare a 4799 euro per il MacBook Pro da 16” con M4 Max (ma volendo il prezzo di questa versione può salire a 8649 euro per la versione più potente in assoluto). La disponibilità è attesa per l’8 novembre e i pre-order sono già cominciati.

Apple potrebbe a breve annunciare anche un modello M4 Ultra costruito su un’architettura simile a quella dell’M4 Max, con un massimo di 32 core CPU, 80 core GPU e una larghezza di banda della memoria di 1TB/sec, destinato a futuri aggiornamenti per i Mac Studio e Mac Pro.