L’evoluzione del Macintosh

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In onore dei 32 anni del Mac, ripercorriamo la trasformazione del computer desktop di Apple, dal primo modello da 128 KB agli ultimi iMac con display Retina

Quest’anno ricorre il 32esimo compleanno del computer Macintosh di Apple – il Mac – che si è evoluto notevolmente, soprattutto negli ultimi dieci anni. Dal primo Mac con soli 128 KB di memoria all’attuale Mac Pro da 16GB, Apple ha costantemente ridefinito i propri prodotti, aggiornando design ed estetica, funzionalità e produttività. Il Mac rappresenta oggi il 7,5% del mercato PC, con un fatturato che continua a superare le vendite di PC Windows. Qui ripercorriamo l’evoluzione del Mac nel corso dei suoi trent’anni, con una particolare attenzione ai rapidi cambiamenti dell’ultimo decennio.

Il Macintosh 128K

Credit:Computerworld

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Il Macintosh originale è andato in vendita due giorni dopo l’annuncio di Apple trasmesso nel corso delSuper Bowl XVIII. Era il 1984 e con il Macintosh 128K Apple voleva cambiare radicalmente il modo in cui i computer erano percepite, renderli più accessibili, personali e diffusi. Il primo Mac era equipaggiato con un microprocessore Motorola 68000, 128 KB di RAM e un drive floppy disk da 3,5 pollici. Il sistema operativo del Mac, noto come System 1.0, introdusse il Finder usato ancora oggi.

Il Macintosh Performa

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Il Performa di Apple era venduto soprattutto attraverso i rivenditori autorizzati nei grandi magazzini in tutta la metà degli anni 1990. Il Performa era un rebranding di modelli Mac allora esistenti, tra cui Classic, Quadra, Centris, LC e Power Macintosh, ed è stato progettato per l’uso quotidiano. La tattica di marketing fallì, tuttavia, dato l’elevato numero di modelli in competizione tra loro (oltre a quelli per uso aziendale), e creò confusione tra gli clienti. La linea Performa fu criticata anche per la scarsa potenza e per la progettazione hardware. Apple ne sospese la produzione alla fine degli anni 1990 e semplificò la propria offerta, restringendola a un solo desktop e un solo portatile per il mercato business (Power Macintosh G3 e PowerBook) e per il segmento consumer (iMac e iBook).

L’iMac G3

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Dopo il ritorno di Steve Jobs come CEO, il futuristico concept di Apple, soprannominato iMac G3, risollevò l’azienda dalle difficoltà finanziarie. Realizzato con una plastica traslucida “Bondi Blue”, era caratterizzato da display CRTda 15 pollici, processore PowerPC G3, processore grafico ATI Rage IIc, disco rigido da 4 GB, drive CD-ROM con vassoio di caricamento che ha sostituito il tradizionale floppy disk, porte USB (con molte critiche), una porta a infrarossi, altoparlanti stereo integrati, due porte per cuffie, tastiera ridisegnata e mouse, sistema operativo Mac OS 8. L’iMac G3 è diventato un fenomeno culturale ed è stato proposto in diverse iterazioni e aggiornamenti negli anni successivi (tra cui un modello più sottile).

L’iMac G4

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Progettato intorno a una base ultra-compatta, lo schermo piatto e sottile (spessore di 1 pollice) dell’iMac G4 sembrava galleggiare a mezz’aria, permettendo agli utenti di regolare l’altezza o l’angolo di visualizzazione con un semplice tocco. Questo fu un importante passo avanti, dal momento che i PC (e gli iMac precedenti) utilizzavano ancora obsoleti display CRT. Il dispositivo all-in-one era equipaggiato con un processore PowerPC G4, un processore grafico NVIDIA GeForce2 MX e sistema operativo OS X Jaguar.

L’iMac G5

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Ispirandosi all’iPod, Apple presentò il suo iMac G5 in policarbonato bianco all’Apple Expo di Parigi. Il display era sostenuto da un supporto in alluminio anodizzato, rendendo l’ingombro molto ridotto. A differenza del suo predecessore, l’intero computer fu integrato nel display a schermo piatto, ed era equipaggiato con un SuperDrive, un processore PowerPC G5, un processore grafico NVIDIA GeForce FX 5200 Ultra, iLife 2004 e OS X Panther. Grazie allo spessore di soli due pollici, Apple definì l’iMac G5 il computer desktop più sottile al mondo.

L’iMac G5 (con processori Intel)

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Apple cambiò le regole del gioco con un nuovo iMac basato, per la prima volta, sui processori Intel. Come ha osservato Apple, fu avviata di “una storica partnership tra l’innovatore leader nei chip e la società di computer più innovativa al mondo”. Il sottile e leggero G5 includeva un processore grafico ATI Radeon X1600, una webcam iSight per le video chat, il software di intrattenimento Front Row con un telecomando per la visualizzazione di presentazioni e filmati, iLife ’06, una versione aggiornata di Mighty Mouse e OS X Tiger.

L’iMac Aluminum

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Nel successivo importante aggiornamento dell’iMac, Apple combinò insieme vetro e alluminio per ottenere un look più contemporaneo, che diventò il punto di riferimento per i suoi successori. L’iMac in alluminio era dotato di processori Intel Core 2 Duo, processore grafico ATI Radeon HD 2600 PRO, display widescreen, iLife ’08 e OS X Tiger. Apple aggiornò anche la tastiera, Mighty Mouse e il telecomando Apple Remote.

L’iMac Aluminum Unibody

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Questo modello in alluminio si distinse per il design unibody e il display 16:9 ad alta definizione. A differenza della generazione precedente, lo schermo dell’iMac era completamente di vetro. Era equipaggiato con processori Intel Core 2 Duo, processore grafico NVIDIA GeForce 9400M e OS X Snow Leopard. Includeva inoltre i nuovi accessori wireless della Mela: l’Apple Keyboard e il Magic Mouse.

L’iMac Slim Aluminum Unibody

imac slim aluminum unibody

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Con il suo iMac più sottile (con spessore di soli 5 mm), Apple ha ridotto il volume del 40% rispetto alla generazione precedente. Il dispositivo era dotato di un nuovo Fusion Drive, una opzione di archiviazione che combina un hard disk ad alta capacità con memoria flash ad alte prestazioni. L’iMac integrava la terza generazione di processori Intel Core i5, la più recente grafica NVIDIA, porte Thunderbolt, nuove opzioni di storage, porte USB 3 e OS X Mountain Lion. A causa del design estremamente sottile, il SuperDrive fu sostituito con un hub digitale tramite iTunes e App Store.

L’iMac con display Retina

iMac Retina Display

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Apple ha rilasciato il suo primo iMac con display Retina a tre anni di distanza dalla linea MacBook Pro che integrava gli schermi ad alta definizione. Con 14,7 milioni di pixel, la risoluzione da 5.120×2.880 pixel era quattro volte superiore ai modelli precedenti. L’iMac con display Retina include processori Intel Core di sesta generazione, la più recente grafica AMD, una gamma più ampia di colori basata sullo standard P3, un avanzato Fusion Drive, porte Thunderbolt 2, Wi-Fi più veloce, OS X Yosemite. Questa generazione incorpora anche un avanzato controller di temporizzazione che ha quattro volte la larghezza di banda del modello precedente.

Il display Retina 4K da 21,5 pollici è stato introdotto un paio di mesi più tardi, insieme a OS X El Capitan e nuovi accessori per desktop: la nuova Magic Keyboard, Magic Mouse 2 e Magic Trackpad 2, tutti ridisegnati con batterie interne che possono essere ricaricate con un cavo lightning.

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Un marzo pieno di novità per Apple?

Un marzo pieno di novità per Apple?

Diciamo subito che non c’è ancora nulla di sicuro e che si sta quindi ragionando a suon di rumor. Se però tutte le voci che girano sul web in queste ore fossero confermate, il marzo di Apple sarebbe un mese davvero ricco di novità un po’ su tutti i fronti. L’evento che Cupertino dovrebbe tenere a marzo potrebbe infatti diventare l’occasione per presentare un nuovo iPhone 5se (un smartphone “economico” con display 4’’) e l’Apple Watch di seconda generazione, anche se su questo versante le voci sono discordanti.

Più che annunciare un nuovo orologio, Apple potrebbe infatti presentare nuovi cinturini alcuni dei quali con sensori per migliorare il monitoraggio di alcuni parametri corporei, oltre a rilasciare Watch OS 2.2.

Questa nuova versione del sistema operativo per Apple Watch, stando agli sviluppatori che hanno già messo le mani su una prima versione beta, conterrebbe alcune interessanti novità come la possibilità di sincronizzare più Watch con un solo iPhone e nuove funzionalità per quanto riguarda l’app Mappe. Anche l’autorevole testata TechCrunch è convinta che il nuovo modello di Apple Watch non sarà annunciato a marzo ma a settembre, quando Apple presenterà sicuramente anche l’iPhone 7.

A marzo potrebbe esserci posto anche per qualche novità legata alla sfera Mac, visto che nello stesso mese dello scorso anno Apple aveva annunciato i nuovi modelli di MacBook Pro e soprattutto il nuovo e avveniristico MacBook da 12’’. Per quanto riguarda infine iPad, uno sviluppatore avrebbe trovato nel codice sorgente della beta di iOS 9.3 alcuni riferimenti a un iPad con nome in codice 6,3 e 6,4.

Potrebbe trattarsi dell’iPad Air 3, anche perché a marzo, dal rilascio di iPad Air 2 nell’ottobre del 2014, saranno ormai passati quasi 18 mesi. Oppure Apple potrebbe abbandonare la sigla Air per far posto a una linea del tutto nuova di tablet, magari una via di mezzo tra gli Air e il più recente iPad Pro.

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