MacBook Pro da 16’’: più bello, più grande e più potente
Ieri Apple ha annunciato il nuovo MacBook Pro da 16 pollici, che ha già sostituito nel catalogo della mela morsicata il modello da 15’’ e accanto al quale, a partire sempre da ieri, troviamo così solo quello da 13’’. Abbiamo avuto la possibilità di testarlo brevemente in attesa della sua uscita sul mercato prevista per la prossima settimana, anche se al momento sullo store italiano di Apple le prime consegne sono fissate per fine mese. Diciamo subito che questo MacBook Pro da 16 pollici non riscrive completamente la storia dei MacBook, ma è decisamente migliore del predecessore da 15’’ in alcune aree chiave.
Addio… farfalla
Finalmente Apple ha abbandonato la tastiera con meccanismo a farfalla che utilizzava nei suoi MacBook dal 2016. La nuova tastiera del MacBook Pro da 16 pollici integra infatti un meccanismo a forbice e si basa sulla tastiera di iMac Pro. Questa nuova tastiera non è rigida e dura come la precedente e i tasti sembrano avere un po’ più di corsa. In effetti, con la precedente tastiera, abbiamo spesso provato la sensazione di battere le dita contro una roccia.
La nuova tastiera sembra più simile a quella del MacBook Pro 2015 e questa è sicuramente una buona cosa. Ed è anche molto più silenziosa. Conoscete l’effetto sonoro “martellante” che emana la tastiera con meccanismo a farfalla? Ecco, in questo MacBook Pro non lo sentirete più. Oltre a ciò, la nuova tastiera apporta alcune piccole ma significative modifiche al layout dei tasti: il pulsante Touch ID ha più spazio per respirare, il tasto Esc è tornato e i tasti freccia hanno una nuova configurazione.
Cornici più piccole, display più grande
Apple ha inoltre ridotto le cornici sul MacBook Pro da 16 pollici, consentendo agli ingegneri di realizzare un display con un’area utile più grande ma dalle dimensioni comunque accettabili. Questo potrebbe non essere evidente per alcuni utenti, ma se avete usato per un po’ di tempo un MacBook Pro da 15 pollici e passate al modello da 16 pollici, dovreste vedere facilmente la differenza.
Per quanto riguarda l’effettiva qualità di visualizzazione pixel per pixel, questo display non delude. Apple utilizza ancora un pannello LED retroilluminato e supporta ancora la gamma di colori P3, ma con una risoluzione nativa di 3072×1920 pixel, ovvero circa 5,9 milioni di pixel sullo schermo. Il livello di dettaglio è eccezionale e se volete utilizzare questo MacBook Pro per lavori di produzione che includono la correzione del colore, questo display è più che all’altezza.
Audio
Apple ha aggiornato il MacBook da 16 pollici anche con un nuovo sistema di altoparlanti: sei in totale, incluso quello che Apple chiama “woofer force cancelling”. Alzate il volume e noterete immediatamente che l’audio è molto più potente di quello che vi aspettereste da un laptop. E una volta superato il volume di guardia per un laptop, inizierete davvero a notare la quantità di bassi che offre. Non vi farà sentire come se foste in una discoteca, ma il sound è più profondo e più pulito di quello della maggior parte dei laptop.
Mentre Apple ha aggiunto questi nuovi speaker, non ha sacrificato alcuna connessione fisica. Il MacBook Pro da 16 pollici ha infatti quattro porte Thunderbolt 3/USB-C, proprio come i modelli da 15 pollici. E ha anche un jack per cuffie.
Primi benchmark con Geekbench
Il nuovo laptop viene fornito con un processore Intel di nona generazione a 6 o 8 core. L’unità che abbiamo testato ha un processore Core i9 a 8 core da 2,4 GHz, 32 GB di memoria DDR4 a 2667 MHz e una GPU Radeon Pro 5500M con 8 GB di VRAM. Così configurato, il Mac Book Pro da 16’’ arriva alla bellezza di 3999 euro (si parte comunque da 2799 euro come per il precedente modello da 15’’).
Ecco alcuni risultati preliminari con Geekbench 5 (in alto quelli in single-core e in basso quelli in multi-core)
Alcune considerazioni rapide su questi primi risultati. Sia il nuovo MacBook Pro, sia i modelli da 15 pollici che sostituisce utilizzano processori Core i9 di nona generazione e uno dei modelli da 15 pollici inclusi nel confronto è lo stesso processore di quello nella nostra unità di test, ovvero un Core i9 a 8 core a 2,4 GHz.
Ma anche se i processori sono gli stessi, il nuovo MacBook Pro da 16 pollici mostra un guadagno di velocità marginale, con un boost in single-core del 4% e un miglioramento in multi-core del 5%. Insomma, non un incremento mostruoso ma nemmeno da buttare. Considerando poi i prezzi identici a quelli dei modelli da 15’’, questo nuovo MacBook Pro ha tutte le carte in regola per diventare uno dei laptop di fascia alta più riusciti degli ultimi anni per Apple.