Nel tanto atteso evento di ieri Apple ha presentato tre nuovi Mac dotati del SoC proprietario M1 basato su architettura ARM, che segnano definitivamente l’inizio del distacco di Cupertino dai processori Intel dopo anni. Più precisamente Apple ha annunciato, con disponibilità a breve, un MacBook Air, un MacBook Pro da 13 pollici e un Mac mini, tutti già preordinabili.

Le promesse di Apple a livello di prestazioni ed efficienza sono strabilianti e, anche se non tutte dovessero rivelarsi tali, potrebbero essere una ragione più che sufficiente per i Mac-fan di essere entusiasti del passaggio di Apple dai processori Intel ai propri. Tuttavia, non possiamo fare a meno di avvertire la sensazione che l’azienda stia entrando in questa nuova era per i Mac in modo un po’ troppo conservativo. Al di fuori del processore M1, infatti, questi Mac sono estremamente simili ai loro predecessori e, a nostro avviso, c’erano quattro modi in cui Apple avrebbe potuto migliorare ulteriormente questi Mac senza grandi sforzi… ma non lo ha fatto.

Illuminare il logo Apple!

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Ricordate quando il logo Apple sul retro del vostro MacBook si illuminava? È sparito da anni e ci manca. Almeno, sarebbe bello se brillasse un po’, magari con un’opzione per spegnerlo. Ammettetelo… vi manca un po’, vero? Sta di fatto che i nuovi Mac basati su M1 presentano lo stesso identico design di quelli con processori Intel, tanto che molti si aspettavano un design completamente nuovo, magari prendendo spunto dal nuovo iPad Pro e iPhone 12 con i suoi bordi piatti, ma possiamo immaginare che Apple voglia tenersi da parte queste e altre innovazioni estetiche per una seconda ondata di prodotti. Sarebbe stato bello però ottenere già da subito almeno una piccola, ovvia differenziazione del design tra i MacBook con M1 e quelli con chip Intel e il ritorno del luminoso logo Apple sarebbe stata la cosa giusta.

Perché solo due porte TB3 sul MacBook Pro?

La versione basata su M1 del nuovo MacBook Pro da 13 pollici ha solo due porte Thunderbolt 3 sul lato sinistro, mentre i modelli con CPU Intel hanno altre due porte sul lato destro. I nuovi modelli con chip M1 sostituiscono essenzialmente le versioni di fascia bassa del MacBook Pro, che aveva solo due porte TB3 e processori Intel di ottava generazione. I modelli di fascia alta, con processori Intel di decima generazione e quattro porte TB3, rimangono comunque disponibili.

Questa sembra una distinzione bizzarra da fare ora se è vero che Apple afferma che il suo chip M1 è molto più veloce di quelli Intel e con una durata della batteria così drasticamente migliorata. Se volete acquistare un MacBook Pro, siete insomma costretti a scegliere tra il chip Intel “inferiore” con quattro porte o il chip M1 “superiore” con solo due porte. Non è un po’ folle?

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Ancora quella mediocre fotocamera FaceTime da 720p

Ogni volta che viene portato sul mercato un nuovo MacBook, prego che Apple inizi a prendere sul serio la qualità della fotocamera. E ogni volta rimango deluso. Sia il MacBook Air che il Pro con processore M1 hanno ancora la stessa fotocamera FaceTime 720p dei modelli precedenti, che conosciamo bene (purtroppo) per la sua bassa qualità. Soprattutto in questo periodo dominato dallo smart working e dalla necessità di avere una qualità video almeno decente per riunioni e incontri virtuali, fa davvero specie doversi accontentare ancora una volta di questa fotocamera.

Ovviamente molti vorrebbero a bordo di questo nuovi MacBook l’intero modulo TrueDepth e il supporto a Face ID, ma ciò richiede una significativa riprogettazione del prodotto che in effetti era un po’ prematuro aspettarsi già in questi primi modelli. Perché però non inserire almeno la fotocamera FaceTime 1080p con apertura f/ 2.2 dell’iPad Air? Sarebbe costato così tanto? Non credo proprio.

Apple afferma che la qualità video sarà migliorata grazie al processore del segnale di immagine del chip M1 e al Neural Engine. Probabilmente è vero, ma immaginate quanto potrebbero essere belle già da subito le vostre videochiamate su Zoom con una fotocamera decente!

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Perché non una batteria più grande?

Guardando le schede tecniche, sembra che il MacBook Air da 13 pollici e il MacBook Pro abbiano batterie esattamente della stessa dimensione dei loro predecessori basati su Intel. La batteria dell’Air è di 49,9 wattora e la batteria del Pro è di 58 wattora. Dopo tutto questo parlare di come l’M1 sia un system-on-chip innovativo grazie al suo processo produttivo a 5 nm e di come il MacBook Air abbia rimosso la ventola, ci sarebbe spazio per più batteria, giusto?

L’efficienza del chip M1 è responsabile di evidenti miglioramenti a livello di autonomia. Apple afferma infatti che il nuovo MacBook Air arriva a 15 ore durante la navigazione sul Web e a 18 ore di riproduzione di video. Se possiamo quindi aspettarci una durata della batteria dal 40 al 100% più elevata rispetto a quanto offerto dai modelli con chip Intel, quanto sarebbe durata la batteria dei nuovi MacBook M1 con altri 10 wattora di capacità?