Si sapeva già che i Chromebook, notebook economici con sistema operativo Chrome OS, riscuotessero un buon successo in ambito educativo/scolastico, soprattutto nelle scuole primarie e secondarie. Stando però agli ultimi dati forniti da Futuresource Counsulting sulla diffusione mondiale dei Chromebook in questo settore, si è scoperto che negli USA il 53% di computer acquistati dalle scuole primarie e secondarie (circa 4,4 milioni di pezzi) sono proprio Chromebook.

Una percentuale, riferita al terzo trimestre 2015, incredibile se si pensa che tre anni fa i Chromebook occupavano solo l’1% di questo settore. Oggi invece nelle scuole americane sono ben 30.000 i Chromebook attivati giornalmente e oltre 50 milioni di studenti USA utilizzano le App for Education di Google e accedono ai software educativi offerti da Google Play for Education.

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Percentuale molto alta anche in Canada (41%), Danimarca (23%), Svezia (20%) e Spagna (13%), ma anche l’Italia, con il 9% di diffusione dei Chromebook nelle scuole primarie e secondarie, è tra i primi Paesi in Europa come adozione di questi notebook economici. Le differenze tra USA e resto del mondo (in particolare Europa) si spiegano sia con le diverse politiche scolastiche proprie di ogni Paese (negli USA invece c’è più uniformità sui questo versante), sia con la diffidenza dei Paesi non USA all’utilizzo di servizi cloud-based che archiviano dati su server stranieri.

Sta di fatto che negli Stati Uniti i Chromebook stanno vivendo un periodo estremamente favorevole, sebbene il rapporto di Futuresource Counsulting indichi come la tendenza principale per il 2016 nelle scuole americane sarà quella di dispositivi 2 in 1 al di sotto dei 300 dollari.