I cinque trend futuri del mercato PC emersi dal CES 2023
Il CES 2023 di Las Vegas non ha deluso per quanto riguarda il mercato PC, con keynote dei principali produttori che hanno gettato uno sguardo approfondito su ciò che ci aspetta quest’anno a livello di hardware. All’evento della scorsa settimana, conclusosi ieri dopo quattro giorni di news, presentazioni e piccoli e grandi annunci, sono emerse alcune tendenze in ambito PC che vale la pena esaminare.
Monitor sempre più folli
Sarà pure una tendenza dettata dal passaggio al lavoro da remoto e allo smart working, ma sta di fatto che i produttori di monitor sono pronti a portare sul mercato tanti nuovi e accattivanti modelli quest’anno (e non solo in un unico segmento). Tutti i brand specializzati in monitor di stampo gaming si stanno affrettando a realizzare sempre più monitor OLED di fascia premium, ma abbiamo visto design davvero fuori di testa come come il Samsung Odyssey Neo G9 da 57 pollici, o modelli più piccoli che puntano tutto su refresh rate (fino a 500 Hz) impensabili solo un paio di anni fa.
Allo stesso tempo, nemmeno i display professionali sono stati trascurati. Dell, ad esempio, ha in serbo un monitor 6K Ultrasharp da 32 pollici con pannello IPS Black di LG Display, completo di webcam di fascia premium e di speaker integrati. Il modello perfetto per Zoom ma anche per applicazioni multimediali di un certo peso e anche il prezzo sarà sicuramente importante.
Laptop gaming potentissimi
Per un po’ sembrava che nessuno fosse interessato a realizzare un laptop più grande di 15 pollici, seppur con GPU discreta e uno spessore sufficiente per ospitare le ventole di raffreddamento di una galleria del vento. Quei giorni sono finiti e produttori come Alienware, Acer e Razer hanno rivelato nuovi modelli top di gamma da 18 pollici con a bordo le ultime tecnologie e opzioni di upgrade che portano a prezzi davvero elitari. Questo grazie soprattutto ai nuovi chip di fascia alta Intel 13th-gen Core HX, AMD Ryzen/Radeon 7000 e Nvidia RTX serie 40, che per le loro prestazioni elevatissime necessitano di spazio extra per un raffreddamento più efficace (ed ecco spiegato in parte l’ingente spessore di questi laptop).
Le GPU non se la passano benissimo
Non sembra essere un grande periodo per le GPU. La risposta alla sua costosissima serie RTX 40 è stata così negativa che Nvidia ha cancellato quasi subito la RTX 4080 ancor prima del lancio, ma nemmeno il modello “sostitutivo” RTX 4070 Ti sembra stia conquistando i gamer. Sebbene AMD si stia posizionando come un’alternativa più razionale a livello di prezzi, la sua ammiraglia 7900 XTX sta affrontando seri problemi di surriscaldamento e il meglio che si può dire sulle schede economiche di Intel è che, a parte i prezzi piuttosto aggressivi, hanno ancora molta strada da fare per essere competitive.
Dove sono finiti gli schermi pieghevoli?
Ricordate qualche anno fa quando tutti erano al settimo cielo per gli schermi pieghevoli? In gran parte l’esaltazione era dovuta al fatto che gli smartphone Galaxy Fold di Samsung stavano iniziando a ingranare, ma anche Lenovo e Asus debuttavano in quel periodo con i loro laptop pieghevoli, senza però giustificare davvero l’esigenza di un tale design.
Pochi anni dopo quella piccola bolla sembra essere scoppiata. Mentre ha senso che un dispositivo particolarmente compatto si apra per formare schermo più grande, se volete comunque metterlo in una borsa o in uno zainetto, non sembra esserci alcun motivo per piegarlo a metà, fatta eccezione forse per un design convenzionale dei laptop a conchiglia. Lenovo ha presentato pochi giorni fa alcuni modelli con due schermi e Asus ne ha addirittura svelato uno con schermo OLED 3D senza il bisogno di occhialini, ma questi particolari espedienti sembrano essere ormai alle nostre spalle… almeno per ora.
Abbiamo ancora bisogno di grandi eventi?
Ad essere onesti, la rilevanza di questi grandi eventi tecnologici stava scemando anche prima della pandemia. Grandi aziende come Apple, Samsung e Microsoft continuano a preferire eventi specifici nel corso dell’anno piuttosto che spendere milioni di dollari per partecipare a show come il CES e concentrare tutte in una sola settimana.
Difficilmente la Consumer Technology Association (CTA) lascerà che il suo evento di punta cessi di esistere il prossimo anno o negli anni a venire, ma i giorni del CES come buffet di inizio anno dell’industria tecnologica potrebbero essere finiti, con sempre più aziende abituate e partecipare ad altri grandi eventi annuali (Mobile World Congress, E3 e IFA) che passeranno a presentazioni più piccole ma più efficaci e mirate in stile YouTube.