Dischi SSD
I migliori SSD da acquistare nel 2021
Sata, Nvme, M.2, U.2, PCI: come scegliere il miglior disco a stato solido per prezzo, prestazioni e capacità
Sostituire l’hard disk con un’unità a stato solido è il miglior investimento che si possa fare per potenziare il proprio computer. Questi dispositivi accorciano i lunghi tempi di avvio del sistema operativo, accelerano la velocità di caricamento dei programmi ed eliminano i colli di bottiglia nel trasferimento di file. Non tutti i dischi SSD però sono uguali. Molti offrono solide prestazioni a prezzi accessibili, ma non tutti offrono prestazioni estreme o grande capacità, a parità di prezzo.
La velocità dei dischi SSD è superiore a quella dei dischi rigidi meccanici più veloci. Sostituire semplicemente il disco rigido del tuo vecchio laptop o desktop con un SSD può farlo sembrare un sistema completamente nuovo, e anche velocissimo.
Tuttavia, gli SSD costano di più per gigabyte rispetto ai dischi rigidi meccanici e quindi spesso non sono disponibili con capacità molto alte. Se abbiamo sì bisogno di velocità, ma anche di un grande spazio di archiviazione, possiamo acquistare un SSD con spazio limitato (come Crucial BX300 da 128 GB) e utilizzarlo come unità di avvio, quindi configurare un disco rigido tradizionale come memoria secondaria nel PC. Sistema operativo e programmi andranno installati sull’SSD, mentre potremo archiviare file multimediali e documenti sul disco rigido, ottenendo comunque un valido compromesso.
Cosa cercare in un SSD
Molti SSD sono disponibili in un fattore di forma da 2,5 pollici e comunicano con i PC tramite le stesse porte SATA utilizzate dai dischi rigidi tradizionali. Il meglio del mercato però si trova nella fascia che utilizza la tecnologia NVMe (Non-Volatile Memory Express) e si collega agli slot M.2 sulle moderne schede madri, direttamente collegate al bus PCIe. Inoltre, ci sono i futuristici drive 3D Xpoint. Scegliere l’SSD perfetto non è così semplice come una volta.
La capacità e il prezzo sono i fattori più importanti, ovviamente, e una lunga garanzia può alleviare i timori di una morte prematura dei dati. La maggior parte dei produttori di SSD offre una garanzia di tre anni (per quanto riguarda la durata delle celle di memoria) e alcuni modelli di fascia più alta sono garantiti per cinque anni. A differenza dei vecchi tempi degli SSD, le unità moderne non si degradano così velocemente con il normale utilizzo, come avveniva in passato.
La cosa più importante a cui prestare attenzione, se ci interessano le prestazioni, è la tecnologia utilizzata per collegare l’SSD al PC.
• SATA: si riferisce sia al tipo di connessione che al protocollo di trasferimento, utilizzato per collegare la maggior parte dei dischi rigidi e SSD da 2,5 pollici e 3,5 pollici al PC. Le velocità di SATA III possono raggiungere circa 600 MBps e la maggior parte, ma non tutte, le unità SSD moderne sono in grado di saturarla.
• PCI-E: questa interfaccia sfrutta quattro corsie PCIe del computer per superare i limiti a cui la tecnologia SATA deve sottostare e raggiungere i 4 GBps con PCIe gen. 3, velocità che ben si adattano alle caratteristiche delle unità NVMe. Sia gli slot PCIe che lo slot M.2 nella scheda madre possono supportare l’interfaccia PCIe, ed è possibile acquistare adattatori che consentono di inserire unità M.2 in uno slot PCIe. Le unità PCIe 4.0 sono significativamente più veloci, ma richiedono una CPU AMD Ryzen serie 3000 con una scheda madre X570 o B550.
• NVMe: la tecnologia Non-Volatile Memory Express sfrutta l’ampia larghezza di banda di PCIe per creare SSD incredibilmente veloci. Bypassando completamente i set di comandi tradizionali dei dischi, riescono anche a essere più efficienti. Leggi anche ” SSD NVMe: vantaggi, prezzi e prestazioni dello storage superveloce” per un approfondimento.
• M.2: qui è dove le cose si complicano. In molti suppongono che le unità M.2 utilizzino tutte la tecnologia NVMe e le velocità offerta da PCIe, ma non è vero. M.2 è solo un fattore di forma per la connessione. Certo, la maggior parte degli SSD M.2 utilizza NVMe, ma alcuni si attaccano ancora a SATA. Meglio quindi approfondire l’argomento prima di un acquisto.
• U.2 e mSATA: sia il supporto delle schede madri, sia la disponibilità dei prodotti sono ancora rari per questi formati. Alcuni Ultrabook più vecchi includevano mSATA prima che M.2 diventasse popolare e le unità sono ancora disponibili per chi avesse bisogno di una sostituzione.
Di seguito, i modelli più interessanti da tenere in considerazione nel 2021, in base a prezzo, reperibilità e ai test di laboratorio realizzati dai nostri colleghi dell’edizione americana di PCWorld.
SSD per tutti: il miglior compresso tra velocità e prezzo
La serie di SSD EVO mainstream di Samsung è in cima alla lista degli SSD consigliati di PCWorld fin dal 2014 e il nuovo Samsung 870 EVO, disponibile nei modelli da 250 GB, 500 GB, 1 TB, 2 TB e a breve anche 4 TB, è ancora un’ottima scelta per chi desidera una valida miscela di velocità, prezzo, compatibilità e affidabilità data dai 5 anni di garanzia offerti da Samsung, unitamente all’ottimo software di gestione Magician.
Chi è più attento al prezzo, può optare invece l’SSD SK Hynix Gold S31, che non solo è tra gli SSD SATA più veloci che abbiamo mai testato, ma ha un prezzo davvero ottimo per quel che offre.
SK Hynix non è un nome molto noto, ma in realtà è uno dei maggiori produttori di semiconduttori del pianeta. La società coreana ha sviluppato la tecnologia NAND e dei controller sin dall’inizio, e produce SSD per diversi grandi fornitori di computer, ma raramente si è proposta direttamente al mercato con il suo marchio. Ora lo ha fatto e i risultati sono eccezionali. Il vero problema con questi SSD è la disponibilità piuttosto limitata, almeno in Italia.
Se abbiamo bisogno di una maggiore capacità, o semplicemente vogliamo stare su un marchio collaudato, oltre al Samsung 870 EVO, possiamo guardare al Samsung 870 QVO, con capacità che vanno da 1 TB fino a 8 TB (ne parliamo più in dettaglio più sotto).
Miglior SSD economico
Ora che le tradizionali unità a stato solido multi-level cell (MLC) e triple-level cell (TLC) stanno scendendo di prezzo, i produttori hanno lanciato unità QLC (quad-level cell) di nuova concezione che spingono i prezzi degli SSD ancora più in basso.
Leggi anche: Tecnologie di memoria dei dischi a stato solido
La nuova tecnologia consente ai produttori di riempire gli SSD con livelli di capacità simili a quelli dei dischi rigidi, avvicinandosi allo stesso tempo alle straordinarie velocità degli SSD, almeno per la maggior parte del tempo. La prima generazione di dischi QLC, incluso il già citato Samsung 860 QVO, ha visto le sue velocità di scrittura precipitare a livelli simili a quelli dei dischi rigidi quando si trasferiscono dozzine di gigabyte di dati in una volta sola.
L’SSD Addlink S22 QLC non subisce lo stesso destino. Sebbene gli SSD TLC tradizionali (come quelli menzionati nella nostra sezione SSD per tutti: i migliori compressi tra velocità e prezzo) mantengano ancora un vantaggio di velocità rispetto alle unità QLC, l’Addlink S22 è un buon prodotto ed è estremamente economico per un SSD.
Se non abbiamo intenzione di spostare enormi quantità di dati contemporaneamente e abbiamo bisogno di più spazio, il Samsung 870 QVO (la seconda generazione di Samsung), è un’ottima opzione. È leggermente più veloce dell’SSD di Addlink, ma è anche più costoso. Anche il vecchio Samsung 860 QVO rimane una buona opzione, ma il nuovo 870 QVO lo supera in ogni aspetto.
Migliori SSD NVMe
Prima di acquistare, è bene essere consapevoli di ciò che offrono le unità NVMe. I normali SSD SATA già offrono un miglioramento incredibile in termini di tempi di avvio, di caricamento dei programmi e lettura dei file, a un prezzo molto più conveniente rispetto alle unità NVMe.
Leggi anche: SSD NVMe: vantaggi, prezzi e prestazioni dello storage superveloce
Si sfrutteranno davvero le caratteristiche di NVMe solo se il proprio lavoro richiede di trasferire grandi quantità di dati (big data, multimedia, intelligenza artificiale, sviluppo su basi dati…). Negli altri casi, il costo delle unità NVMe potrebbe non essere giustificato.
Bisogna anche assicurarsi che il PC possa gestire questa tecnologia, che è relativamente nuova, supportata in genere dalle schede madre prodotte negli ultimi anni per AMD Ryzen e i chip Intel dall’era Skylake in poi. Gli SSD NVMe montati su adattatori PCIe erano popolari nei primi anni della tecnologia, prima dell’adozione generalizzata di M.2, ma ora sono più rari. Assicuriamoci di essere effettivamente in grado di utilizzare un SSD NVMe prima di acquistarne uno, tenendo presente che avremo bisogno di 4 linee PCIe disponibili per utilizzarlo al massimo delle sue potenzialità.
Se le prestazioni sono fondamentali, il Samsung 970 Pro o il Seagate FireCuda 510 sono gli SSD NVMe più veloci al momento, ma per la maggior parte delle persone l’SK Hynix Gold P31 può andare più che bene, ammesso di trovarli sul mercato. Come già dicevamo parlando degli SSD Sata di questo marchio, la reperibilità in Italia è piuttosto scarsa.
Il Gold P31 è il primo SSD NVMe dotato di tecnologia NAND TLC a 128 bit, cosa che gli conferisce una spinta notevole sugli altri concorrenti, che utilizzano 96 livelli NAND. Nei test di PCWorld, ha quasi toccato l’incredibile velocità di lettura di 3,5 Gigabyte al secondo, tenendo testa a prodotti che costano molto di più anche nei test di trasferimento file da 48 GB e 450 GB. Il tutto con prezzi che negli USA vanno da 75 dollari per il modello da 500 GB ai 135 di quello da 1 TB (in Italia andranno aggiunte IVA e tassa per l’equo compenso SIAE).
Altri SSD NVMe notevoli e molto convenienti sono il Crucial P5, che si confronta alla pari con concorrenti molto più costosi, e il Western Digital Blue SN550 NVMe, che è un po’ meno veloce dei modelli appena citati, ma costa molto, molto meno (circa 85 euro iva inclusa per il taglio da 500 GB e 120 euro per 1 TB) ed è garantito fino a 5 anni.
Il PNY XLR8 CS 3030 è un’altra buona opzione, che offre prestazioni veloci a un buon prezzo, ma rallenta durante le operazioni di scrittura dei dati particolarmente lunghe. Se invece si cercano prestazioni superiori, oltre al Samsung 970 Pro, vale la pena considerare il Kingston KC2500.
I migliori SSD PCIe 4.0
La maggior parte degli SSD NVMe utilizza l’interfaccia PCIe 3.0 standard, ma ora esistono unità PCIe 4.0 ancora più veloci, almeno sui sistemi che supportano questa tecnologia. Attualmente, solo i processori Ryzen 3000 di AMD supportano PCIe 4.0 e solo quando sono inseriti in una scheda madre X570 o B550. Se il nostro pc soddisfa questi criteri, allora potremo polverizzare le prestazioni di qualsiasi altro SSD PCIe 3.0 NVMe.
Corsair, Gigabyte e Sabrent hanno lanciato i primi SSD PCIe 4.0 disponibili sul mercato, tutti con prestazioni simili e a costi attorno ai 100-120 euro per i modelli da 500 GB.
La nostra unità PCIe 4.0 preferita, tuttavia, costa leggermente di più.
Il campione dei test di PCWorld finora è il Samsung 980 Pro. L’unità ha superato velocità di lettura e di scrittura di 5 GBps, così come dichiarato da Samsung. Anche nei test che simulano la vita reale, il 980 Pro comincia a rallentare un po’ con il trasferimento di file da 450 GB: non proprio un’operazione quotidiana. Queste prestazioni hanno però un prezzo: costa circa 150 euro nel taglio da 500 GB, e il doppio in quello da 1 TB (ma attenzione alle offerte a tempo di Amazon: nel momento in cui scriviamo, il modello da 1 TB si porta via a meno di 150 euro).
In alternativa, il WD Black SN850 è solo di un soffio dietro le prestazioni del Samsung 980 Pro, e costa all’incirca allo stesso prezzo.
Di Brad Chacos, adattamento di Andrea Grassi
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