IBM: pochissimi interventi di assistenza sui Mac

IBM: pochissimi interventi di assistenza sui Mac
Contrariamente a quello che si è sempre sostenuto, i Mac in azienda possono far risparmiare molto denaro nel corso degli anni.

Sostenere che un qualsiasi Mac sia meno costoso di un qualsiasi PC con Windows può sembrare un’eresia, anche perché basta una semplice occhiata ai listini di vendita per vedere una situazione diametralmente opposta. Eppure, prendendo in considerazione fattori come i costi di gestione, le ore di lavoro perse per la manutenzione e quelle per il servizio tecnico, comprare un Mac al posto di un PC in ambito aziendale può portare a un netto risparmio nel tempo.

A pensarla così è niente poco di meno che IBM, secondo la quale l’utilizzo dei Mac da parte dei suoi dipendenti ha aumentato la produttività ma soprattutto ha ridotto il costo per l’assistenza IT. Ricordiamo che oggi IBM può contare su una forza lavoro di circa 500.000 persone che fino non molto tempo fa utilizzavano quasi esclusivamente PC con Windows o Linux.

Da sette anni a questa parte invece IBM ha deciso di affiancare gradualmente i Mac ai PC e il risultato non ha mancato di sorprendere un po’ tutti. Secondo i dati di IBM infatti solo il 5% dei dipendenti che utilizzano Mac necessitano dell’help desk, mentre la percentuale sale al 40% tra i dipendenti che hanno ancora un sistema Windows.

Solo il 5% degli utenti Mac ricorre all’help desk, contro il 40% di quelli che usano Windows

In parole povere bastano 24 addetti del dipartimento IT per gestire i 130.000 dipendenti che utilizzano un Mac, con un rapporto di 5.375 a 1. Un rapporto che tra l’altro è destinato ad aumentare, considerato che IBM sta inserendo in azienda 1.900 nuovi Mac ogni settimana.

L’esperimento, lanciato da IBM nel 2008, veniva incontro alle richieste di alcuni dipendenti di utilizzare OS X al posto di Windows e, nonostante alcune ritrosie iniziali dovute proprio al timore di maggiori spese iniziali (perché comunque un Mac continua a costare di più di un PC), ci si è accorti con il tempo che invece i Mac, inseriti in azienda grazie anche alla suite Casper Suite Self Service, non sono si sono rivelati più semplici da utilizzare ma hanno portato a una considerevole riduzione dei costi per manutenzione e assistenza.

Tutto questo è stato svelato da Fletcher Previn di IBM nel corso della JAMF Nation User Conference e non mancherà di avere un forte impatto a livello corporate, arrivando addirittura a spingere potenzialmente molte grandi aziende a passare a Mac abbandonando progressivamente Windows. Se così fosse, per Microsoft non si prospetterebbe una bella situazione.

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Fortinet punta sulla sicurezza avanzata per gli SDDC

Fortinet punta sulla sicurezza avanzata per gli SDDC
FortiGate VMX con VMware NSX consente una segmentazione di rete automatizzata basata su policy per il data center software-defined.

Fortinet ha presentato oggi il suo Next Generation e Internal Segmentation Firewall (NGFW/ISFW) FortiGate VMX. FortiGate VMX, con la piattaforma di virtualizzazione di rete VMware NSX, consente alle aziende di automatizzare la sicurezza IT avanzata nei data center software-defined (SDDC).

In collaborazione con VMware, Fortinet ha sviluppato FortiGate VMX per sfruttare appieno le funzionalità della piattaforma di virtualizzazione di rete VMware NSX, consentendo ai clienti di automatizzare inserimento, implementazione e orchestrazione di FortiGate VMX per la protezione dalle minacce nei propri ambienti data center.

La combinazione delle tecnologie cloud e di sicurezza con le piattaforme VMware vSphere e VMware NSX permette ai clienti di Fortinet di beneficiare di sicurezza e efficienza maggiori nel corso della migrazione a un data center interamente software-defined (SDDC), mettendo a disposizione servizi gestiti di livello ancora superiore.

FortiGate VMX approda sul mercato in un periodo in cui i security breach più rilevanti hanno evidenziato l’esigenza di nuove soluzioni di sicurezza, che sappiano andare oltre le tradizionali strategie difensive perimetrali e siano in grado di segmentare internamente le reti, evitando la rapida diffusione di minacce una volta che queste entrano nel data center.

fortigateVMX

VMware porta un approccio di tipo SDDC nella sicurezza di rete con la micro-segmentazione, isolando le comunicazioni tra reti non correlate, controllando le comunicazioni presenti su una rete e integrandosi con servizi di sicurezza avanzata come gli Internal Segmentation Firewall (ISFW) di Fortinet.

Le funzionalità di sicurezza nativa di VMware NSX, inclusi la micro-segmentazione, il firewall distribuito e l’automazione delle operazioni di sicurezza, abilitano una segmentazione del traffico di rete basata su policy e una protezione contro le minacce nei controlli dei livelli di workload per il traffico East-West.

Il framework di servizi distribuiti NSX permette un inserimento dinamico delle tecnologie ISFW/NGFW di Fortinet utilizzando la funzionalità Network Security Function Virtualization (NSFV). Basato su tecnologie Virtual Domain (VDOM), un sistema multi-tenant può essere definito con differenti policy di sicurezza abilitate.

Questo approccio granulare consente ai service provider e alle aziende di grandi dimensioni di creare policy di sicurezza ad hoc per clienti o per unità di business. Fortinet fornisce anche appliance di sicurezza di rete ad alta velocità per il traffico North-South, che garantiscono una soluzione completa per il data center basata su un unico modello di policy.

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