Mercato PC peggio del previsto secondo IDC
Rispetto alle ultime stime sull’andamento del mercato PC risalenti a fine 2015, IDC vede ora ancora più in ribasso l’intero settore, stimando per il 2016 un calo di consegne del 7,3% rispetto al 2015. Nel primo trimestre 2016 inoltre le vendite di PC rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono scese del 12,5%, contro l’11,3% stimato nello scorso dicembre.
Le cause, secondo IDC, sono sempre le solite, ovvero condizioni di mercato più deboli rispetto alle previsioni, la debolezza di molte valute (situazione che non accenna a migliorare), l’incertezza politica di alcune regioni (soprattutto i Paesi in via di sviluppo) e il ritardo del rinnovo macchine su larga scala da parte delle aziende, nonostante su questo versante Windows 10 sia partito con il piede giusto.
Analizzando più nel dettaglio le nuove stime di IDC, si scopre che i notebook rappresentano oggi il 59,6% dell’intero mercato PC e che nel 2016 ne saranno consegnati in tutto il mondo 152,3 milioni, di cui 84,8 milioni nei mercati cosiddetti maturi ((USA, Europa Occidentale, Giappone, Canada) e i restanti 67,5 milioni nei Paesi emergenti (Asia/Pacifico, America Latina, Europa Centro-Orientale, Medio Oriente, Africa).
Nel 2020 le consegne di PC portatili saliranno invece a 155,3 milioni e i notebook rappresenteranno il 62,2% dell’intero mercato. Situazione diversa per i PC desktop. Se nel 2015 ne verranno consegnati 103,3 milioni (il 40,4% del mercato PC), nel 2020 questa cifra scenderà fino a toccare i 94,2 milioni. Nel complesso, tra notebook e desktop, il 2016 vedrà 255,6 milioni di pezzi consegnati, ma nel 2020 si scenderà a 249,5 milioni, proprio a causa del calo notevole di vendite di PC desktop, che però saranno venduti molto più nei Paesi emergenti che non in quelli maturi.
Se ai dati dei dekstop e notebook tradizionali sommassimo però quelli degli ibridi (o 2-in-1), il calo del 2016 sul 2015 non sarebbe più del 7,3% ma del 2%. Una tendenza, quella rappresentata dai tablet che si trasformano in laptop grazie a una tastiera removibile, che prosegue da alcuni trimestri e che pare in effetti l’unico spiraglio positivo del mercato PC.