PC Always Connected: cosa sono e perché acquistarli

ASUS NovaGo
I dispositivi Windows 10 con processori Snapdragon offrono grandi prestazioni in termini di durata della batteria e connettività, ma limitano le applicazioni. Ecco i pro e i contro della generazione di PC Always Connected

Straordinaria durata della batteria, accensione istantanea e connettività pervasiva: sono queste le allettanti ragioni per acquistare un PC Always Connected. Ma questo tesoro ha un prezzo: app e prestazioni sono penalizzate, almeno nei primi modelli di questi dispositivi di nuova generazione.

I problemi derivano dalla difficile convivenza tra i microprocessori Qualcomm Snapdragon, al cuore dei PC Always Connected (ACPC), e il sistema operativo Windows 10 di Microsoft. La maggior parte degli ACPC viene fornita con Windows 10 S, limitando il tipo di app che è possibile utilizzare. Per ora, però, c’è un limite ancora più importante: le app a 64 bit non possono essere eseguite.

Attualmente sono disponibili solo tre modelli di PC Always Connected: l’Asus NovaGo, l’HP Envy x2 e il Lenovo Miix 630. Probabilmente in futuro ne arriveranno altri sul mercato.

Cosa si può fare con un PC Snapdragon e cosa no

Utilizzare un PC basato su Qualcomm significa navigare in un labirinto di vincoli, alcuni più pesanti di altri. Questa non è esattamente l’idea Windows a cui è abituata la maggior parte degli utenti. Ecco cosa aspettarsi.

La presenza del sistema operativo Windows 10 S implica che è possibile installare solo app approvate da Microsoft tramite il Microsoft Store.

E’ possibile passare da Windows 10 S a Windows 10 Pro e questo permette, in linea teorica, di caricare qualsiasi app. Al momento, tuttavia, sia la versione di Windows 10 S che quella di Windows 10 Pro per l’architettura ARM64 impediscono di caricare app a 64 bit, indipendentemente dal sistema operativo. In futuro la situazione cambierà, ma non è chiaro quando e come.

Gli sviluppatori tendono a preferire la scrittura di app a 32 bit per attirare gli utenti che utilizzano ancora vecchie versioni di Windows, ma quelle che consumano grandi quantità di memoria sono in genere codificate per processori a 64 bit. Si noti che, mentre il processore Snapdragon è basato su architettura ARM64 a 64 bit, le uniche app che verranno eseguite sono app a 32 bit, almeno fino a quando il kit di sviluppo ARM64 non sarà ampiamente diffuso.

Quali app sono off-limits? Non è possibile dare una risposta definitiva. Nei nostri test con Windows 10 Pro, Asphalt 8, un gioco per cellulare sicuro e affidabile, ha funzionato; e questo non sorprende, poiché lo Snapdragon 835 è lo stesso chip di molti telefoni cellulari. Anche Minecraft per Windows 10 (un’app dallo Store) ha funzionato. Ma la versione Java di Minecraft non si può installare. Né alcuni giochi moderni che sono nello Store, come Forza Motorsport o Cuphead. Una vecchia versione di Adobe Photoshop Express funziona, ma Autodesk Sketchbook no. E così via.

Le app specificatamente codificate per un processore x86 di Intel o AMD vengono emulate. Per capire meglio, pensiamo all’emulazione come al parlare in una lingua straniera. Poiché traduciamo nella nostra testa mentre parliamo, siamo in grado di comunicare, ma non con la stessa scioltezza di un madrelingua.

Snapdragon funziona in modo simile con app codificate per chip Intel o AMD. L’emulazione rallenta un po’ le prestazioni dell’applicazione, dal momento che le istruzioni devono essere tradotte in un codice comprensibile al processore.

Tutte le app native di Windows vengono eseguite in modo nativo. Tutte le funzioni e le app di sistema fornite con Windows 10 Pro o Windows 10 S sono native, quindi verranno eseguite al massimo delle loro performance: Mail, Calendario, browser Edge, Office e altro.

Altre app verranno eseguite in modo nativo nel tempo. Alcune app, anche quelle nello Store, sono codificate per processori x86, quindi verranno eseguite in emulazione. Va aggiunto che, nel tempo, mentre gli sviluppatori codificano le nuove versioni ARM delle loro app esistenti, le nuove app ad alte prestazioni verranno automaticamente distribuite all’utente tramite il Microsoft Store.

Come i Google Chromebook?

Ricordate quando Google ha presentato il Chromebook e Chrome OS? “Tranquilli”, aveva dichiarato la società, “il sistema operativo migliorerà nel tempo”. Microsoft non ha pubblicizzato gli ACPC nello stesso modo, ma possiamo aspettarci che continui a correggere i bug e a migliorare performance dei dispositivi man mano che i mesi passano.

Preoccupazioni simili hanno accompagnato il lancio di Windows 10 S, che limita gli utenti alle sole app del Microsoft Store.

Se vi sentite a vostro agio nell’ecosistema delle app Microsoft, la maggior parte di questi problemi non si pongono nemmeno. Ma per gli utenti affezionati ai PC Windows, a cui associano flessibilità e apertura, l’acquisto un dispositivo Always Connected merita una valutazione più approfondita.

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Asus Transformer Mini T103: 2-in-1 entry level con eSIM incorporata

Asus Transformer Mini T103: 2-in-1 entry level con eSIM incorporata
Disponibile in Italia a 499 euro, Asus Transformer Mini T103 è un convertibile economico che punta tutto sull’eSIM incorporata e sull’autonomia.

Riferendoci ai 2-in1, finora abbiamo citato quasi sempre modelli top di gamma o comunque abbastanza costosi, compresi i nuovi modelli Windows on ARM che arriveranno nei prossimi mesi. Asus ha però presentato un convertibile che fa del prezzo aggressivo il suo punto forte, portando inoltre con sé la connettività 4G-LTE.

Stiamo parlando di Asus Transformer Mini T103 disponibile in Italia a 499 euro con una eSIM integrata, che grazie a un accordo con la società di telecomunicazioni francese Transatel può essere sfruttata in tutto il mondo per navigare in mobilità quando non si è coperti da un segnale Wi-Fi. Inizialmente è fornito un pacchetto di prova gratuito per un mese con a disposizione 1 GB di dati, terminato il quale è possibile acquistare direttamente dal Windows Store altri piani dati offerti sempre da Transatel.

Asus Transformer Mini T103

Passando all’hardware, Asus Transformer Mini T103 è un classico 2-in-1 con tastiera removibile. A bordo troviamo un processore quad-core Atom X5-Z8350 della famiglia Cherry Trail, 4 GB di RAM, storage da 128GB, un display touch da 10,1’’ con angolo di visione di 178° e risoluzione di 1280×800 pixel e connettività LTE, Wi-Fi ac e Bluetooth 4.1. La batteria da 32Wh assicura seconda Asus fino a 12 ore di autonomia, mentre come connessioni troviamo una porta USB 3.1, una microHDMI, una microUSB 2-0 e uno slot microSD.

Il tutto per un peso di 620 grammi per il solo tablet e di 870 grammi con anche la tastiera. Asus fornisce inoltre come accessorio opzionale la Asus Pen, un pennino attivo con 1024 livelli di pressione, mentre a livello multimediale spiccano gli altoparlanti stereo a 5 magneti bidirezionali con tecnologia audio ASUS SonicMaster.

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