Nonostante la crisi di vendite dei PC continui inarrestabile, c’è un settore, oltre a quello dei tablet ibridi, che sta conoscendo un periodo di crescita degno di attenzione. Ci riferiamo ai notebook gaming, ovvero a quei PC portatili di fascia alta rivolti ai videogiocatori e caratterizzati da display molto risoluti e soprattutto da un hardware che si sta sempre più avvicinando come potenza a quello di molte soluzioni desktop. In un suo recente report Digitimes prevede un volume di 4,5 milioni di notebook di questo tipo che verranno venduti nel corso del 2016, con un significativo +12,5% anno su anno.

A farla da padrone è il produttore taiwanese MSI, per cui Digitimes stima di 1,2 milioni di notebook gaming venduti nel corso del 2016, un dato in aumento rispetto ai 900.000 pezzi del 2015. Anche Asus, secondo le ultime rilevazioni, crescerà molto e toccherà il tetto del milione di notebook gaming venduti entro fine anno, con un incremento rispetto al 2015 compreso tra il 20% e il 30%. Non bisogna comunque considerare questi prodotti solo come laptop rivolti agli appassionati di videogame, ma anche ai professionisti di grafica e video proprio grazie alle GPU impiegate.

Basti pensare che la famiglia di schede grafiche GTX 1000 di Nvidia, dopo essere sbarcata sul mercato con schede per PC desktop, è ora disponibile anche su notebook con i modelli GTX 1080, GTX 1070 e GTX 1060. Non dimentichiamo poi la realtà virtuale. PC portatili con questo tipo di schede grafiche e con altri componenti di fascia alta (processore, SSD, RAM) possono gestire senza problemi visori come Oculus Rift e HTC Vive e anche questo fattore, secondo Digitimes, contribuirà a spingere sempre più in alto le vendite di notebook di stampo gaming.

Va da sé che si parla comunque di numeri ancora piuttosto piccoli e non tali da poter invertire la tendenza al ribasso dell’intero mercato PC, anche perché i prezzi di questi notebook rimangono piuttosto alti come è logico che sia per prodotti con componenti hardware di tale livello.