HP vuole affittare le stampanti invece di venderle. Ma spuntano dubbi sulla privacy
Si chiama All-In-Plan ed è un nuovo servizio in abbonamento di HP che, per ora solo negli Stati Uniti, amplia la già nota offerta Instant Ink. Se infatti quest’ultima, a fronte di un abbonamento mensile, fornisce le cartucce per le stampanti HP, All-In-Plan estende questa formula alle stampanti stesse.
L’offerta base parte da 6,99 dollari al mese per una stampante HP Envy 6020e (che in Italia si trova online a 69 euro) e consente di stampare un massimo di 20 pagine al mese. La quota di abbonamento più elevata è invece di 35,99 dollari al mese per una stampante HP OfficeJet Pro e un massimo di 700 pagine al mese (in mezzo ci sono comunque diverse varianti di prezzo a seconda del numero di pagine che è possibile stampare).
Il canone mensile comprende anche la consegna degli inchiostri o dei toner ogni volta che questi stanno per finire, il supporto 24 ore su 24, sette giorni su sette via chat o telefono, l’opzione per un upgrade della stampante dopo due anni e un periodo di prova gratuito del servizio di 30 giorni. Non sono invece comprese nella quota mensile la riparazione in caso di danni accidentali e la sostituzione con pezzi di ricambio.
Inoltre (cosa da non sottovalutare), se si aderisce a questa offerta di noleggio, le stampanti dovranno essere permanentemente connesse a Internet. Una condizione essenziale, secondo HP, per poter tenere sotto controllo lo stato delle cartucce e il conteggio delle pagine, oltre che per prevenire un uso non autorizzato dell’account.
L’aspetto ancora più “preoccupante” a livello di privacy è che con questa connessione sempre attiva HP controlla i tipi di documento che vengono stampanti, i dispositivi e i software da cui proviene il file da stampare, le periferiche e altri parametri. Tutte informazioni che, di default (si può ovviamente negare il permesso in fase di iscrizione), potranno essere condivise da HP con determinati partner a fini pubblicitari,
Ci sono infine diverse penali (da 60 a 270 dollari) se si recede dalla sottoscrizione prima della sua naturale scadenza di 24 mesi, anche se come già detto entro i primi 30 giorni il recesso è gratuito. Considerando poi che se si stampano più pagine di quante siano previste dalla quota mensile si deve pagare un dollaro in più ogni dieci pagine, si tratta di tanti paletti che rendono questo piano discutibile sotto molti aspetti, non ultimo quello della privacy.