Chip IA: Arm punta alla produzione di massa entro fine 2025
Arm, società controllata da SoftBank Group (che ne detiene una quota del 90%), si cimenterà nello sviluppo di chip IA con l’obiettivo di realizzare i primi prototipi entro la primavera del 2025, mentre la produzione di massa, affidata a produttori a contratto, dovrebbe iniziare nell’autunno dello stesso anno. La mossa fa parte dell’obiettivo di Masayoshi Son, CEO di SoftBank, di trasformare il gruppo in una grande potenza nel campo dell’intelligenza artificiale.
Arm fornisce già progetti di circuiti a Nvidia e ad altri sviluppatori di chip e detiene una quota superiore al 90% nell’architettura dei processori utilizzati negli smartphone. Arm si farà carico dei costi di sviluppo iniziali, che dovrebbero raggiungere le centinaia di miliardi di yen, con il contributo di SoftBank. Una volta creato un sistema di produzione di massa, il settore dei chip IA potrebbe essere scorporato e affidato a SoftBank, che sta già negoziando con TSMC e altri big dell’industria dei chip per assicurarsi la capacità produttiva necessaria.
Nella visione del CEO di SoftBank per una rivoluzione del gruppo nel segno dell’IA c’è anche l’espansione verso i data center, i robot e la produzione di energia, con i chip IA in grado di elaborare grandi volumi di dati che sono al centro di questo progetto.
Stimato a 30 miliardi di dollari quest’anno, il mercato dei chip IA dovrebbe superare i 100 miliardi di dollari nel 2029 e raggiungere i 200 miliardi di dollari nel 2032, secondo le ultime stime di Precedence Research of Canada. Attualmente, Nvidia è in testa al settore, ma non riesce a tenere il passo con la crescente domanda e anche per questo SoftBank sta vedendo un’opportunità di inserirsi nel settore.
SoftBank prevede di costruire data center dotati di chip proprietari negli Stati Uniti, in Europa, Asia e Medio Oriente già nel 2026 e, per supportarne l’enorme richiesta di energia, ha in programma la costruzione di parchi eolici e solari, con un occhio di riguardo per la tecnologia di fusione di prossima generazione.
A febbraio il gruppo ha annunciato un piano per la creazione di una joint venture nel settore della robotica con un’unità del fondo sovrano dell’Arabia Saudita, ma sono in corso anche fusioni e acquisizioni. Includendo i propri fondi e gli investimenti dei fondi sovrani e di altri soggetti, l’investimento totale dovrebbe raggiungere i 10.000 miliardi di yen (circa 69 miliardi di euro al tasso di cambio attuale).