Secondo quanto riportato nelle scorse ore da Reuters, che cita finti affidabili, Huawei prevede di avviare le spedizioni su larga scala del suo avanzato chip IA 910C ai clienti cinesi già dal prossimo mese, con alcune consegne che sarebbero già state effettuate a fine 2024 ad alcune aziende tech cinesi.

Il tempismo si rivela particolarmente favorevole per le aziende cinesi impegnate nell’IA, che negli ultimi mesi si sono ritrovate a dover cercare in fretta alternative domestiche all’H20, il chip IA di punta che fino a poco tempo fa NVIDIA poteva commercializzare liberamente nel mercato cinese e che invece dal mese scorso, per volontà dell’amministrazione Trump, è andato incontro a forti restrizioni proprio nell’export verso la Cina.

La NVIDIA H20 è una GPU progettata specificamente per il mercato cinese come risposta alle restrizioni imposte dagli Stati Uniti sull’export delle schede grafiche IA più avanzate, come la H100 e la A100. Di fatto si tratta di una versione “limitata” della H100 per rispettare i limiti imposti dal governo americano, pur offrendo una buona capacità di calcolo per l’IA.

 

 

Il 910C è una GPU che, utilizzando tecniche avanzate di assemblaggio, raggiunge prestazioni paragonabili a quelle dell’NVIDIA H100 proprio come la H20 grazie all’integrazione di due processori 910B in un singolo package. Questa soluzione consente al 910C di offrire una potenza di calcolo e una capacità di memoria doppie rispetto al 910B, oltre a una serie di miglioramenti incrementali come un supporto più avanzato per una gamma diversificata di carichi di lavoro IA.

Tutte le fonti, non autorizzate a rilasciare dichiarazioni ufficiali alla stampa, hanno chiesto di rimanere anonime e Huawei ha preferito non commentare, definendo “speculazioni” le informazioni relative ai piani di spedizione e alle capacità del 910C.

Huawei 910C

Nel tentativo di rallentare lo sviluppo tecnologico della Cina, in particolare per quanto riguarda applicazioni a scopo militare, gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni all’accesso del Paese ai prodotti IA più avanzati di NVIDIA, inclusa la GPU di punta B200. L’H100, ad esempio, era già stata vietata dal mercato cinese dalle autorità statunitensi nel 2022, ancor prima del suo lancio ufficiale.

 

Queste restrizioni hanno aperto spazi di mercato per Huawei e per startup cinesi specializzate in GPU, come Moore Threads e Iluvatar CoreX, che ora puntano a ritagliarsi quote in un settore storicamente dominato da NVIDIA.

Secondo Paul Triolo, partner presso la società di consulenza Albright Stonebridge Group, “le ultime restrizioni imposte dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti sull’H20 di Nvidia fanno sì che il chip Ascend 910C di Huawei diventerà ora la scelta di riferimento per gli sviluppatori di modelli IA in Cina e per la messa in opera di capacità di inferenza.”

Reuters non è riuscita a confermare con esattezza quali aziende si occuperanno della produzione principale del 910C. Parte dei componenti chiave della GPU vengono fabbricati da SMIC utilizzando il proprio processo N+2 a 7 nanometri, sebbene i rendimenti produttivi siano ancora bassi.

Secondo un’altra fonte, almeno alcune delle GPU 910C di Huawei utilizzerebbero semiconduttori prodotti da TSMC per la società cinese Sophgo. A tal proposito, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti avrebbe avviato un’indagine sul lavoro svolto dal colosso taiwanese dei chip per conto di Sophgo, dopo che un chip realizzato da TSMC era stato individuato in un processore 910B.

Secondo Lennart Heim, ricercatore presso il Technology and Security Policy Center del RAND a Arlington, Virginia, TSMC avrebbe prodotto quasi tre milioni di chip negli ultimi anni in linea con i progetti commissionati da Sophgo. Huawei ha ribadito di non aver mai utilizzato chip Sophgo prodotti da TSMC. Sophgo, non ha ancora risposto a una richiesta di commento da parte di Reuters, mentre TSMC ha dichiarato di rispettare tutte le normative vigenti e ha precisato di non fornire più chip a Huawei dal settembre 2020.

(Immagine di apertura: Shutterstock)