Intel non venderà più il suo acceleratore AI di prossima generazione, Falcon Shores, previsto per il lancio entro fine anno. Al suo posto, l’azienda si concentrerà sullo sviluppo di una soluzione “a livello di sistema su scala rack” con un successore chiamato Jaguar Shores.

L’annuncio è stato fatto da Michelle Johnston Holthaus, CEO ad interim di Intel e CEO di Intel Products, durante la presentazione dei risultati finanziari del quarto trimestre. La decisione rappresenta una delle prime mosse strategiche di Holthaus dopo la partenza improvvisa dell’ex CEO Pat Gelsinger a dicembre.

Falcon Shores era stato inizialmente previsto come successore di Gaudi 3, lanciato lo scorso anno con partner OEM del calibro di Dell e HPE. A differenza della serie Gaudi, basata su circuiti ASIC, Falcon Shores sarebbe stato un’unità GPU programmabile con tecnologia Gaudi integrata, ma già a fine 2024 Holthaus aveva espresso riserve dichiarando che Gaudi non era sufficiente per consentire a Intel di raggiungere il mercato di massa e che Falcon Shores non avrebbe rappresentato un punto di svolta.

Intel Jaguar Shores

Ora, il progetto Falcon Shores sarà limitato ai test interni, mentre Jaguar Shores diventerà il fulcro dell’offerta AI di Intel per i data center. Con questo cambiamento, Intel si allinea sempre più alla strategia di Nvidia, che ha infatti sviluppato una soluzione completa su scala rack con l’architettura Blackwell presentata lo scorso anno. Nvidia ha inoltre costruito il suo successo puntando su un ecosistema completo che va oltre la vendita di chip per offrire intere infrastrutture AI e ora Intel, con Jaguar Shores, cerca di colmare il divario adottando una strategia simile.

Parallelamente, anche AMD sta cercando di sfidare Nvidia con i suoi acceleratori Instinct. L’azienda ha annunciato un piano aggressivo per rilasciare nuove GPU ogni anno, con il modello top di gamma MI325X che punta a superare le prestazioni della Nvidia H200.

Intel, per recuperare il molto terreno già perduto rispetto ai diretti concorrenti, avrà ora il non facile compito di convincere i partner a investire nel suo ecosistema AI. La mancanza di domanda per Gaudi e la necessità di formazione tecnica rappresentano ostacoli significativi per Intel, il cui problema però non è solo la quota di mercato, ma anche il tempo necessario per sviluppare competenze su nuovi prodotti rispetto a quelli di Nvidia e AMD.