Il governo olandese sta valutando di limitare la capacità di ASML di riparare le proprie macchine per la litografia in Cina; si tratta di macchine fondamentali per la produzione di semiconduttori ed è per questo che la notizia riveste una certa importanza. Secondo un report di Bloomberg, il primo ministro olandese Dick Schoof difficilmente rinnoverà alcune licenze che consentono ad ASML di fornire assistenza e sostituire parti ove necessario. Le licenze, che riguardano principalmente le avanzate macchine per la litografia a ultravioletti profondi (DUV) dell’azienda, scadranno a fine anno.

ASML è inoltre l’unico fornitore globale di macchine per la fotolitografia a ultravioletti estremi (EUV) necessarie per produrre i chip più avanzati. Questa decisione impedirebbe quindi ai produttori di chip cinesi come SMIC e Huawei di realizzare semiconduttori all’avanguardia.

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Si ritiene che la decisione di Schoof segua le pressioni del governo USA, impegnato da alcuni anni in una guerra commerciale con la Cina per limitarne l’accesso ad apparecchiature e tecnologie avanzate per i semiconduttori. Non a caso, a fine marzo 2024, gli Stati Uniti avevano annunciato che avrebbero chiesto agli alleati di impedire alle proprie aziende di semiconduttori di fornire assistenza sugli strumenti di produzione di chip ai clienti cinesi. Non è tra l’altro la prima volta che l’Olanda cede alle pressioni americane, visto che a inizio anno aveva revocato una licenza di esportazione per bloccare la spedizione di due vecchie macchine per la litografia a clienti cinesi.

ASML opera in Cina da circa 30 anni e nel 2023 le aziende cinesi hanno acquistato dal colosso olandese il 46% dei sistemi di litografia venduti nel Q3, generando circa 3,7 miliardi di dollari di ricavi tra luglio e novembre. Anche per questo motivo, in un’intervista del 6 luglio alla radio olandese BNR, l’ex CEO di ASML Peter Wennink ha dichiarato che l’attuale guerra commerciale tra USA e Cina è più guidata dall’ideologia che basata sui fatti, sostenendo che l’azienda ha obblighi verso il personale e i clienti cinesi.