Con le nuove CPU Ryzen Pro 8000 e 8040, AMD porta l’IA sui PC business
AMD ha portato le sue APU Hawk Point e Phoenix a 4 nm agli utenti business sotto forma di Ryzen Pro 8040 per i laptop e Ryzen Pro 8000 per i desktop (8 modelli per ciascuna serie). In entrambi i casi sono previste funzionalità orientate al business, in particolare migliori opzioni di sicurezza e gestione remota come nel caso di Secured-Core PC per la protezione del BIOS, della crittografia dei dati immagazzinati in memoria, della certificazione Microsoft Pluton Security e delle funzionalità Microsoft Hardware Enforced Stack Protection e AMD Shadow Stack.
Rispetto alla precedente generazione di Ryzen Pro, non troviamo però novità particolari a livello di feature e hardware. L’architettura Hawk Point all’interno della serie Ryzen Pro 8040 è infatti quasi identica a quella dei Ryzen Pro 7040. Utilizza lo stesso processo TSMC a 4 nm e non è cambiato nulla in termini di numero di core o frequenza per i core della CPU e la GPU integrata. L’unica differenza degna di nota riguarda l’unità di elaborazione neurale (NPU) XDNA, che può raggiungere 16 TOPS invece dei soli 10 dei chip Phoenix originali, a tutto vantaggio dei processi relativi all’applicazione dell’IA direttamente sul PC.
Per quanto riguarda invece i processori per desktop, in termini di prestazioni grezze dei core della CPU, il Ryzen 7 Pro 8700G di fascia alta con otto core sarà sostanzialmente più lento del precedente Ryzen 9 Pro 7945 a 12 core e questo perché i processori desktop Ryzen Pro 7000 di ultima generazione utilizzavano i chiplet AMD presenti nelle CPU per desktop, workstation e server ad alte prestazioni.
AMD è però convinta che la maggiore efficienza, la grafica integrata molto più veloce e l’NPU dedicata del Ryzen Pro 8000 possano compensare questa situazione. Non tutti i processori Ryzen Pro 8040 e 8000 avranno però una NPU XDNA. Le APU a sei e quattro core di fascia più bassa sono infatti dotate di un chip Phoenix 2 completamente diverso, che utilizza due normali core Zen 4 e non è in grado di gestire la NPU. Il risultato, anche per la modesta GPU Radeon 740M, rende queste APU Phoenix 2 più lente nei carichi di lavoro IA.
In generale però AMD punta molto sull’intelligenza artificiale con questi nuovi chip Ryzen Pro, soprattutto perché le migliori prestazioni a livello di IA sono l’unico punto di forza rispetto ai modelli precedenti. Su questo versante le APU 8040 possono raggiungere un totale di 39 TOPS, un valore di poco superiore ai 34 TOPS che Intel dichiara di poter raggiungere con le sue CPU Core Ultra della famiglia Meteor Lake.
Per quanto riguarda i desktop, la disparità a favore di AMD è ancora più significativa, dal momento che Intel ha eliminato i chip Meteor Lake per i desktop e si affida ai modelli Raptor Lake Refresh di 14a generazione, che non dispongono di alcuna NPU e hanno una GPU dalle prestazioni non proprio esaltanti. Contemporaneamente all’annuncio di AMD, i principali produttori di PC con in testa HP e Lenovo hanno annunciato per il secondo trimestre dell’anno nuovi desktop e laptop con a bordo questi nuovi chip.