Un coprocessore ARM per i prossimi MacBook?
Secondo quanto riportato dai giornalisti di Bloomberg Mark Gurman e Ian King, Apple starebbe lavorando a un coprocessore ARM con nome in codice T310. Un componente hardware che sarebbe molto simile al chip T1 già utilizzato nei MacBook Pro di fine 2016 per far funzionare la Touch Bar.
Il T310 potrebbe diventare un coprocessore a basso (se non bassissimo) consumo per eseguire alcune operazioni, in modo da alleggerire il lavoro del processore principale che rimarrebbe comunque ad appannaggio di Intel.
Secondo l’articolo una di queste funzioni “leggere” sarebbe il Power Nap, ovvero la tecnologia che Apple utilizza per far compiere al Mac alcuni semplici processi in stato di stand-by, come per esempio il download delle email. Già ora si tratta di task che consumano molto poco, ma con il T310 il risparmio energetico potrebbe essere ancora maggiore, a tutto vantaggio dell’autonomia.
Si sono ipotizzate anche altre funzioni che potrebbero coinvolgere il chip ARM (Wi-Fi e Bluetooth per esempio), ma al momento non ci sono dettagli sicuri su questo versante. La cosa certa però è che se davvero Apple integrasse nei prossimi MacBook e MacBook Pro un coprocessore ARM di questo genere, Intel, che fornisce processori a Cupertino da oltre dieci anni, potrebbe non prendere benissimo una simile decisione.
È vero che, come sottolinea lo stesso articolo di Bloomberg, nel breve periodo non ci sarebbe alcuna volontà da parte di Apple di abbandonare Intel in favore di ARM, senza dimenticare che un chip come il T310 non fungerebbe certo da processore principale. Già la prossima generazione di MacBook Pro potrebbe però integrare un processore progettato internamente di Apple su architettura ARM, soprattutto nel tentativo di migliorare sempre di più l’efficienza energetica.
E non è un caso che nel corso di quest’anno vedremo quasi sicuramente laptop e convertibili Windows 10 con lo Snapdragon 835 di Qualcomm, SoC basato proprio su ARM.