I produttori di laptop stanno snobbando Microsoft Pluton
Due dei maggiori produttori di laptop hanno scelto di ignorare Pluton, la recente tecnologia di sicurezza hardware di Microsoft, e di mantenere invece un rapporto consolidato con la tecnologia vPro di Intel. The Register ha infatti riferito questa settimana che sia Dell, sia Lenovo hanno pianificato di non integrare nei loro PC commerciali Pluton, che Microsoft ha introdotto due anni fa come un modo più efficace per integrare la sicurezza direttamente nella CPU. La tecnologia originariamente ha ricevuto approvazioni alquanto tiepide sia da Qualcomm, sia da Intel e una risposta più convinta da parte di AMD, che aveva contribuito a sviluppare la tecnologia per “proteggere” la console di gioco Xbox.
Dell ha detto espressamente che Pluton non è in linea con l’approccio dell’azienda alla sicurezza hardware e che per questo non lo includerà nella maggior parte dei suoi PC commerciali. Anche Lenovo ha affermato che proporrà i nuovi ThinkPad con processori Intel senza Pluton e che nei suoi laptop con chip AMD Ryzen Pluton sarà disattivato di default.
Sembra una levata di scudi quasi esagerata da parte di entrambi i produttori, ma la realtà è semplicemente che la maggior parte dei laptop commerciali del mondo viene fornita con chip Intel Core all’interno, in particolare con la tecnologia di sicurezza Intel vPro abilitata.
Secondo Bob O’Donnell, presidente di Technalysis Research, vPro non può attualmente funzionare con il core di sicurezza Pluton. Non si possono avere insomma le due tecnologie insieme all’interno di uno stesso PC. La mia ipotesi è che alla fine Lenovo e Dell hanno investito una discreta quantità di tempo, denaro e sforzi per supportare vPro. Di conseguenza Pluton diventa una cosa un po’ superflua.
Ma esattamente cos’è Pluton? Pluton è, e ha rappresentato, il continuo sforzo di Microsoft per proteggere i PC. Pluton è stato annunciato nel 2020, l’anno prima che Microsoft iniziasse a dettare legge sui requisiti di sicurezza di Windows 11: i PC Windows 11 necessitano infatti di un Trusted Platform Module, o TPM, discreto o integrato. La maggior parte dei processori per PC commerciali e consumer integra una funzione TPM all’interno del processore, anche se non sempre funziona così bene.
Pluton è un blocco logico secondario che integra anche le funzioni di sicurezza nel processore. Il suo punto di forza è che Microsoft lo ha utilizzato per proteggere le più recenti console Xbox, che per ora non hanno subito hack di alto profilo. Cosa ancora più importante, Pluton è abbastanza sicuro da consentire gli aggiornamenti del firmware tramite i canali standard di Windows Update.
Inizialmente AMD aveva affermato che anche se avesse implementato Pluton, cosa che poi ha fatto, non avrebbe sostituito l’implementazione TPM di AMD, ma avrebbe fatto convivere, l’una accanto all’altro, le due tecnologie. La stessa Intel ha affermato che nei prossimi anni collaborerà con Microsoft per aggiungere la tecnologia Pluton alle sue piattaforme future, mentre Qualcomm ha dichiarato a dicembre che prevede di abilitare Pluton all’interno del suo prossimo processore Snapdragon 8cx Gen 3. Se non quindi fin da subito, nell’immediato futuro sembra quindi esserci posto anche per Pluton, sebbene l’accoglienza iniziale dei grandi nomi del settore non sia stata certo delle migliori.