Samsung Electronics ha annunciato l’Exynos 9 Series 9820, un processore mobile progettato per applicazioni AI. Il processore include un CPU di quarta generazione, un modem LTE Advanced Pro da 2.0 gigabit-per-secondo (Gbps) e una Neural Processing Unit (NPU), che costituisce la vera novità.

La Neural Processing Unit permette di migliorare la velocità dei carichi di lavoro basati sull’intelligenza artificiale fino a 7 volte rispetto ai modelli precedenti. Il vantaggio di un’unità NPU è che le attività basate sull’AI possono essere eseguite localmente sul dispositivo, anziché essere inviate a un server per l’elaborazione. Questo non solo rende l’intero processo molto più veloce, ma garantisce anche una maggiore sicurezza dei dati utilizzati.

Man mano che i servizi basati su tecnologie AI si espandono e il loro utilizzo nei dispositivi mobili si diversifica, i processori richiedono maggiori capacità computazionali ed efficienza“, ha dichiarato Ben Hur, vice presidente del marketing System LSI marketing di Samsung. “Le funzionalità AI di Exynos 9 Series 9820 forniranno una nuova dimensione delle prestazioni nei dispositivi intelligenti attraverso un’unità NPU integrata, una CPU di quarta generazione ad alte prestazioni, un modem LTE da 2.0 Gbps e prestazioni multimediali migliorate”.

La produzione dell’Exynos 9820 è prevista per la fine di quest’anno e il primo dispositivo su cui verrà integrato il processore potrebbe essere il Galaxy S10.

Diversi produttori di smartphone stanno integrando le NPU nei loro dispositivi. Tra questi c’è Apple, che ha ottimizzato il suo processore A12 Bionic, presente nell’ultima generazione di iPhone, per il machine learning.

Qualcomm rimane il più grande produttore di processori per dispositivi mobili e il suo Snapdragon 845 è utilizzato su molti smartphone di fascia alta. L’azienda non ha ancora fatto il salto all’hardware dedicato per l’intelligenza artificiale, ma è prevedibile che ci sia qualche novità nei prossimi mesi.