Amazon ci prova con i pagamenti rateali

Amazon ci prova con i pagamenti rateali
A breve su Amazon.co.uk si potranno acquistare prodotti per un minimo di 400 sterline pagando a rate fino a 48 mesi. Attenzione però al tasso di interesse.

Si chiama Amazon Pay Monthly ed è un nuovo metodo di pagamento rateale che sarà disponibile a breve su Amazon.co.uk. Con questa opzione, che si potrà scegliere sul sito al momento di effettuare un pagamento, sarà possibile acquistare qualsiasi prodotto che superi le 400 sterline (circa 550 euro) rateizzando la spesa fino a un massimo di 48 mesi, sempre se la procedura per l’accettazione online del finanziamento andrà a buon fine.

Una mossa importante per Amazon, che tenta per la prima volta la strada del pagamento rateale in Europa partendo dal mercato britannico e, se Amazon Pay Monthly dovesse riscuotere successo in Gran Bretagna, potremmo vedere presto il servizio anche dalle nostre parti.

L’unico elemento del servizio che non convince del tutto è il tasso di interesse del 16,9%, ben poco attraente visto che in Italia con altre finanziarie è possibile acquistare online prodotti a rate con interessi decisamente più bassi, seppur in maniera meno immediata e semplice rispetto al procedimento utilizzato da Amazon (si parla infatti di pochi minuti di attesa perché la pratica venga accettata o rifiutata).

Non resta che vedere se Amazon saprà invogliare i suoi clienti britannici a scegliere questa opzione di pagamento, anche se la sensazione è che con un tasso di interesse così poco conveniente, seppur di poco superiore a quello medio di una carta revolving, anche un gigante come Amazon possa risultare poco attraente.

Condividi:
 

10% di market share per Windows 10

Secondo i dati di Net Applications Windows 10 ha raggiunto a dicembre 2015 il 9,96% di market share tra I sistemi operativi desktop.

Secondo gli ultimi dati forniti da Net Applications riferiti al mese di dicembre, Windows 10 ha chiuso il 2015 con un market share del 9,96%, traguardo che ricordiamo essere stato raggiunto in 5 mesi (la crescita a dicembre è stata del 1% in più rispetto a novembre). Con questo market share il nuovo sistema operativo di Microsoft si avvicina sempre di più a Windows 8.1 (10,3%), tanto che a fine gennaio molti prevedono già il sorpasso di Windows 10, che diventerebbe così il terzo OS più diffuso al mondo in ambito desktop.

Se infatti Windows 7 è per ora irraggiungibile con il suo 55,68% di diffusione, al secondo posto troviamo Windows XP con il 10,93%, percentuale addirittura più alta di quella registrata a novembre. Il vecchio “leone” di Microsoft non sembra insomma arrendersi, ma nel giro di uno o due mesi Windows 10 dovrebbe superare anche XP issandosi così in seconda posizione.

windows

Le altre fette della “torta” delineata da Net Aplications sono molto più piccole. Mac OS X 10.11 ha il 2,99% di market share ed è seguito da Windows 8 (2,76%) e da Mac Os X 10.10 con il 2,23%. Tutti gli altri sistemi operativi contano invece per il 5,14%. Microsoft la fa insomma da padrona assoluta con una percentuale complessiva del 89,64%, mentre Apple rappresenta poco più del 5% degli OS installati a livello globale.

È comunque presto per capire se Redmond ce la farà davvero a raggiungere il traguardo del miliardo di utenti Windows 10 fissato per il luglio del 2018. Indubbiamente se Windows 10 Mobile prenderà piede, se le vendite di PC torneranno a crescere e se i tablet (ibridi e non) con Windows 10 si taglieranno una fetta importante di mercato a scapito di quelli Android e iOS, ciò potrebbe anche accadere.

Guardando però alle condizioni attuali, con gli smartphone Microsoft che contano sempre meno e con un mercato tablet che non fa più segnare le cifre di qualche anno fa, la situazione non è delle più rosee. Anche perché, confrontando i primi cinque mesi di Windows 7 con quelli di Windows 10, il primo aveva fatto ancora meglio in termini di percentuali (11,2%).

Condividi: