Creare un bot su Telegram: come fare e quali sono gli esempi da seguire
Creare un bot su Telegram può essere una strategia utile nell’ambito del customer relationship management, soprattutto se si offre un servizio utile al cliente o si cerca un modo nuovo per fidelizzarli e creare attaccamento al brand. Un bot di Telegram può entrare in un piano di marketing come strumento di CRM: strutturata la modalità di assistenza o il servizio offerto, l’azienda sarà nello smartphone del cliente attraverso l’app di messaggistica e potrà raggiungerlo con messaggi o recepire da lui i feedback. I bot di Telegram possono infatti essere sfruttati sia in modalità push con alert su notizie od offerte, sia per essere interrogati su richieste specifiche.
Come creare il bot su Telegram: BotFather
Il primo passo per creare il bot su Telegram è crearne il “guscio vuoto” e per fare questo bisogna affidarsi al “padrino” dei bot, ovvero BotFather. Si tratta di un bot di Telegram dedicato alla creazione dei nuovi bot, necessario per i primi passi e per le impostazioni generali, come la definizione del nome, lo username, la descrizione e i comandi da impostare.
Il primo passo è quindi avviare BotFather e digitare /newbot
. Vi verrà richiesto di indicare il nome e quale sarà l’username, in particolare quest’ultimo dovrà necessariamente terminare con le tre lettere “bot”. Completato il passaggio, vi verrà fornito il token per l’accesso HTTP API, fondamentale poter gestire il bot attraverso comandi PHP o Python. Il bot adesso è stato creato e potrete avviarlo, ma ancora non farà nulla.
Il secondo passo da fare è controllare le impostazioni generali, ovvero quale sarà la descrizione del bot per far decidere agli utenti se sceglierlo o meno, quale sarà il messaggio iniziale che aiuterà i clienti ad iniziare a usare il bot e quale l’immagine di profilo associata. I comandi per svolgere queste funzioni sono:
/setname
– per cambiare il nome del bot, nel caso in cui abbiate cambiato idea rispetto a quanto deciso in fase di creazione;/setdescription
– per modificare il testo che vedrà l’utente appena avvierà il bot;/setabouttext
– per specificare un testo che specifichi a cosa serve il bot;/setuserpic
– per impostare una foto profilo per il bot.
Una volta inserito uno di questi comandi, BotFather vi chiederà per quale bot volete effettuare l’operazione proponendo una lista (se state creando il vostro primo bot, avrete una lista composta da un solo elemento) e poi potrete semplicemente digitare il testo nella casella di chat, oppure inviare la foto caricandola come allegato.
A questo punto occorre impostare quali saranno i comandi che il vostro bot dovrà eseguire, ovvero attraverso quali azioni il vostro utente potrà interrogare il servizio che metterete a disposizione. Per farlo occorre digitare /setcommands
e poi dopo indicare la lista di comandi secondo lo schema:
stringadicomando1 - Testo descrittivo del comando1
stringadicomando2 - Testo descrittivo del comando2
Fate attenzione a definire in un’unica volta prima di premere invio tutti i comandi e relative descrizioni che il bot dovrà compiere, perché questa operazione sovrascrive le operazioni /setcommands
precedenti: se vi dimenticate un comando, dovrete inserire di nuovo tutto l’elenco di comandi in un’unica soluzione nella chat di risposta a BotFather.
Terminata questa operazione, dovrete programmare il bot per interagire con i clienti: vi servirà uno spazio di sviluppo in cui caricare la web application PHP o Pyton attraverso cui gestire i comandi del bot con le interrogazioni attraverso le API di Telegram.
In particolar modo tutte le richieste dovranno essere formulate in questo modo:
https://api.telegram.org/botTOKEN/METHOD_NAME
Dove al posto di TOKEN dovrete inserire la chiave che vi è stata fornita da BotFather in fase di creazione, mentre Telegram supporta gli HTTP methods GET e POST. Le richieste API ai Bot possono essere formulate attraverso quattro modalità di parametri:
- URL query string
- application/x-www-form-urlencoded
- application/json (tranne per l’upload dei file)
- multipart/form-data (specifico per l’upload dei file).
Telegram mette a disposizione una pagina dove sono raccolti tutti gli esempi di coding per i bot: dal bot in PHP ai framework in Python e altri linguaggi come C#, Ruby, Node.js, Java e altri.
Nel caso in cui abbiate un problema con il TOKEN, potrà essere rigenerato con BotFather attraverso il comando /token
, mentre con /revoke
verrà disabilitato il vecchio token e ne verrà generato un nuovo: assicuratevi quindi di sostituire il vecchio token con il nuovo in tutto il codice già prodotto.
Attraverso BotFather possono essere aggiunte alcune funzionalità interessanti, come:
- Inline Mode, ovvero la possibilità di utilizzare il bot all’interno di altre conversazioni, come fa, ad esempio, il bot di Telegram che gestisce gli sticker: digitando
@nomedelbot
e un comando, si possono effettuare azioni in chat di gruppo o in conversazioni singole. Attraverso BotFather si può impostare questa modalità con il comando/setinline
, mentre usando il comando/setinlinegeo
si può impostare la richiesta della geolocalizzazione e infine con/setinlinefeedback
si cambiano le impostazioni di feedback; - abilitare l’ingresso del bot nei gruppi attraverso il comando
/setjoingroups
, ovvero specificare se si può interrogare il bot creato soltanto in una chat privata con il bot stesso, oppure se può essere aggiunto in un gruppo come partecipante e può dunque essere interrogato da tutti i membri; - con il comando
/setprivacy
si può decidere se il bot interagirà soltanto attraverso i comandi che iniziano con il simbolo/
o con la menzione, oppure se può ricevere tutti i tipi di messaggi.
Infine, se il bot che avete realizzato non va bene o se l’esperimento non è riuscito, si potrà cancellare attraverso BotFather con il comando /deletebot
e poi digitando la stringa precisa “Yes, I am totally sure.”: a questo punto il bot sarà cancellato e non potrà più essere recuperato . Si può cancellare il bot anche attraverso il comando /mybot
, scegliendo il bot dall’elenco, cliccando su Delete Bot e poi confermando l’azione due volte per essere sicuri dell’azione che si sta compiendo.
Come sfruttare un bot aziendale su Telegram
Ci sono vari modi in cui un bot può essere utile all’utente, ecco quindi alcune idee da considerare:
- TrackBot permette di tracciare le spedizioni di corrieri italiani e internazionali, come DHL, GLS, SDA, TNT, UPS e Bartolini. Se siete un ecommerce, potrebbe essere utile integrare funzioni simili per permettere ai clienti di essere avvisati dell’avanzamento delle spedizioni degli ordini;
- WeatherBot è il bot dedicato alle previsioni meteo, le cui funzionalità potrebbero tornare utili agli operatori del settore Travel per tenere aggiornati i clienti sulle previsioni meteo mentre si avvicina la vacanza prenotata;
- IFTTT è il bot che permette di automatizzare molte operazioni direttamente da Telegram, come ricevere alert su email, aggiungere promemoria o controllare la domotica. Attraverso il bot di Telegram potete dunque programmare qualsiasi cosa sia gestibile in remoto.