Il nuovo chatbot di Bing con intelligenza artificiale è praticamente ChatGPT con l’aggiunta di annunci pubblicitari… e a volte si rifiuta persino di fare i compiti al posto vostro. Non si tratta necessariamente di una critica negativa: il nuovo Bing è davvero sorprendente. Nei primi minuti di utilizzo della nuova interfaccia di chat di Bing, vedrete probabilmente una maggiore sofisticazione rispetto alla versione gratuita di ChatGPT, con risposte lunghe e dettagliate che possono aiutarvi in molti ambiti ma che terminano con una pubblicità che sembra (e probabilmente lo è) presa direttamente da Bing. Ciò detto, questa nuova esperienza con l’intelligenza artificiale generativa funziona già sorprendentemente bene il più delle volte.

La nuova esperienza di Bing è composta da due parti. Da un lato c’è la ricerca tradizionale, con un elenco di risultati e una nuova interfaccia contestuale sulla destra, mentre dall’altro troviamo la nuova interfaccia Chat. Il nuovo Bing.com, per coloro che vi hanno accesso, presenta una grande casella di ricerca al centro con uno spazio per le ricerche lunghe fino a 1.000 caratteri e, sopra questa casella, si trova il link a Chat.

bing intelligenza artificiale

Come usare il nuovo Bing

Come qualsiasi altro motore di ricerca, il nuovo Bing non è complicato da usare. Digitate una qualsiasi query di ricerca tradizionale (“migliori luoghi di vacanza ai Caraibi”, per esempio) e Bing vi restituirà un tradizionale elenco con i risultati della ricerca. Sulla destra c’è però una novità, ovvero una casella di testo con una descrizione testuale di quelle che secondo Bing sarebbero le migliori destinazioni di vacanza da raggiungere. Si tratta di una versione della nuova esperienza di conversazione basata su ChatGPT che Microsoft ha lanciato la scorsa settimana.

La differenza principale tra la parte sinistra e quella destra consiste nel fatto che Bing raccoglie i risultati elencati a sinistra risparmiandovi un clic o due. Alla fine del riquadro di destra ci sono un elenco di note a piè di pagina con link che si espandono se ci passate sopra il mouse e domande di approfondimento che possono portare avanti la conversazione. Se fate clic su questi riquadri o sul pulsante correlato “Let’s chat”, l’intera interfaccia scorre verso l’alto aprendo un nuovo spazio sopra i risultati della ricerca.

Benvenuti nella chat di Bing

Se avete familiarità con ChatGPT, l’interfaccia di Bing non vi apparirà molto diversa. L’idea di fondo è che possiate fare domande al chatbot, ricevere risposte e seguire la conversazione o approfondire altri aspetti. Per il momento, l’esperienza è completamente gratuita, anche se dovrete accedere al vostro account Microsoft per vedere i vantaggi della chat e della nuova esperienza Bing. Finché Microsoft non renderà operativa l’intera esperienza Bing, dovrete inoltre iscrivervi a una lista d’attesa. Anche in questo caso, vi sarà permesso di fare un numero limitato di domande al nuovo Bing.

Sfortunatamente, il chatbot di Bing a volte si disconnette, generando un messaggio di errore o indicando di aggiornare la pagina. Se però lo fate, tutte le vostre conversazioni scompaiono. Questo non è sempre un problema, ma Bing (e altre IA) spesso rigenerano le risposte diverse da quelle precedenti, per cui una risposta valida ed esauriente potrebbe non apparire di nuovo alla seconda richiesta.

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Ma allora che tipo di esperienza è utilizzare il chatbot di Bing? Essenzialmente, sembra di interagire con ChatGPT, che però è sempre stato caratterizzato dall’assenza di “barriere”, rispondendo senza limitazioni a una serie di domande. Bing pone invece alcuni che potremmo definire di “educazione”. Ha rifiutato ad esempio di rispondere alla richiesta di fornire dei nickname di varie etnie (un’anticamera per insulti razzisti) e ha intelligentemente rifiutato di rispondere a “come rimorchiare una ragazza” come una domanda che oggettivava le donne. È interessante notare che in seguito ha cancellato completamente la seconda risposta, rispondendo che avremmo dovuto cercare su Bing.com per saperne di più.

Per quanto riguarda una domanda molto più innocua (“Chi vincerebbe in un combattimento, Hawkman o Capitan America?”), Bing ha stranamente scelto un vincitore, mentre ChatGPT di solito si rifiuta di rispondere se non viene sollecitato con ulteriori domande. Naturalmente, Bing scrive anche, saggi, poesie e testi di canzoni. La differenza fondamentale tra Bing e, ad esempio, Google Bard, è che il primo mette le note a piè di pagina nelle sue risposte, indicando visivamente che sito è stato utilizzato per fornire la risposta. Alla fine della risposta, Bing fornisce infatti un elenco di link su cui è possibile cliccare per ottenere ulteriori informazioni. Spesso aggiunge anche una piccola emoji, rendendo più umana la conversazione.

A volte, però, capitare di vedere anche delle pubblicità. Se chiedete a Bing informazioni su una vacanza ai Caraibi, vi risponderà con un link sponsorizzato, mentre se gli chiedete come cambiare la RAM del vostro laptop, vi risponderà con un “carosello” di link di store online che vendono moduli RAM. Microsoft promette che l’interfaccia della chat non sarà piena di contenuti sponsorizzati. La differenza è che se nel tradizionale elenco di link di Bing gli annunci sponsorizzati appaiano per primi, nel chatbot appaiono per ultimi. Questo potrebbe significare che gli utenti preferiscono usare il chatbot ai link tradizionali e se questa tendenza dovesse davvero prendere piede, potrebbe cambiare la ricerca per sempre.

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Il nuovo Bing è migliore di ChatGPT?

Bing è migliore di Bard di Google? Finché Bard non verrà rilasciato, non possiamo dirlo. Offre però note a piè di pagina, cosa che Bard non fa (almeno da quanto visto finora). Inoltre, Bing sembra più completo di quello che offre You.com. Bing è migliore di ChatGPT? Per certi versi sì, anche se il chatbot di OpenAI sembra molto più disponibile a fungere da aiuto allo studio.

Chiedendo infatti a entrambi i motori di scrivere un saggio che metta a confronto due stili artistici, ChatGPT ha effettivamente scritto il saggio, mentre alla prima richiesta Bing si è limitato a fornire uno spunto di partenza, costringendo gli studenti che lo utilizzano a cavarsela da soli. Da notare però che alla seconda identica richiesta Bing ha effettivamente risposto con una tesina completa.

Sotto altri punti di vista Bing sembra “trattenersi” maggiormente rispetto a ChatGPT. Non fornisce ad esempio consigli medici e si rifiuta di dare consigli a sfondo sessuale, anche se (ironia della sorte) queste risposte possono essere ottenute con l’interfaccia di ricerca tradizionale. Bing inoltre, a parte qualche raro caso in cui, scrivendo male una parola, si possono superare i filtri di sicurezza imposti da Microsoft, non genera contenuti dannosi, offensivi o protetti da copyright. In un altro test che chiedeva di trovare una funzione di Excel per eseguire un compito specifico, i due siti rivali hanno di fatto pareggiato: Bing ha fornito un maggior numero di metodi rispetto a ChatGPT, ma gli esempi di ChatGPT non solo spiegavano il codice, ma erano molto più mirati.

Anche per questo motivo si dovranno fare ulteriori approfondimenti prima di poter dire definitivamente quale sia il vincitore. Non si può però fare a meno di pensare a come Bing sia estremamente generoso nei confronti della concorrenza. “La scelta tra Bing e Google Bard può dipendere dalle tue preferenze personali, dalle tue esigenze e dalle tue aspettative”, ha risposto Bing (con tanto di emoji) quando gli abbiamo chiesto se fosse meglio Bing o Bard. “Potresti provare entrambi e vedere quale si adatti meglio alle tue esigenze”.