Browser Mac: cinque alternative a Safari
Safari è il browser predefinito per i dispositivi Mac. Il browser di Apple è molto veloce, rispetta la privacy e funziona perfettamente con Safari su iPhone o iPad tramite le funzionalità di sincronizzazione di iCloud. Ma non è l’unica scelta disponibile.
A differenza di iOS e iPadOS, Apple è abbastanza permissiva sull’esecuzione di browser web su macOS, dove possono utilizzare le proprie tecnologie per eseguire il rendering di pagine web, opzione non disponibile su iPhone o iPad.
A seconda delle vostre esigenze, Safari potrebbe non essere il miglior browser. Alcuni servizi, come YouTube TV, e alcune funzionalità, come il supporto di YouTube per i video 4K, non funzionano su Safari. Ecco cinque browser Mac che vale la pena provare.
Chrome
Google Chrome, il browser più diffuso al mondo, è veloce e offre molta flessibilità grazie a numerose e potenti estensioni. Se esiste uno “standard” per i browser web, è Chrome. Grazie alla sua popolarità, è supportato da praticamente qualsiasi app o servizio web che si desidera utilizzare. Se usate un Mac insieme a piattaforme non-Apple come Android o Windows, potete sincronizzare i preferiti e la cronologia tramite un account Google.
Chrome è disponibile anche per iPhone e iPad sui quali, come tutti gli altri browser, deve utilizzare il motore di rendering Webkit di Apple. Tuttavia, offre una stretta integrazione con servizi come Google Search o Translate.
Un aspetto negativo è che Chrome non è molto focalizzato sulla privacy. Google attinge ai dati degli utenti per migliorare i servizi e personalizzare gli annunci: se desiderate una privacy maggiore, dovete ricorrere a estensioni che bloccano gli script e il monitoraggio web.
Firefox
Firefox è uno dei browser più vecchi ancora in circolazione e negli ultimi tempi ha vissuto una sorta di rinascita grazie a rapidi aggiornamenti e a una rinnovata attenzione per migliorare la velocità e l’affidabilità.
Gli aggiornamenti recenti hanno migliorato la durata della batteria sui portatili Mac (spesso un punto dolente per i browser diversi da Safari). Firefox ha molto a cuore la privacy: ha un buon blocco del tracker integrato e la sincronizzazione della password si basa su file crittografati localmente. Firefox gode di una vasta raccolta di estensioni, anche se non paragonabile a Chrome.
Firefox ha una versione iOS che funziona bene se si desidera sincronizzare i preferiti e le informazioni di accesso salvate. Ovviamente non può utilizzare il motore di rendering Gecko utilizzato dal client desktop (a causa delle regole di Apple), ma offre una buona esperienza mobile che supporta la Dark Mode e offre tutta la prevenzione del monitoraggio e il rispetto della privacy della versione desktop.
Opera
Un altro “vecchio” browser che viene regolarmente aggiornato è Opera, che ha subito molti cambiamenti nel corso degli anni. Una volta utilizzava il proprio motore di rendering web (chiamato Presto), poi è passato al motore Chromium e non ha mai guardato indietro.
Il tratto distintivo di Opera è la VPN integrata gratuita. Anche se non tutti ne hanno bisogno, è utile averla quando si naviga su reti Wi-Fi pubbliche. Non ci sono limiti di dati, ma le prestazioni possono variare notevolmente, quindi non è sempre un ottimo strumento.
Tuttavia, non è l’unico asso nella manica di Opera. Può estrarre video da pagine web, ha un blocco degli annunci integrato e ci sono client di messaggistica integrati che possono connettersi a Facebook Messenger, VKontakte e WhatsApp. C’è una interessante funzione di risparmio della batteria che riduce l’attività delle schede in background e mette in pausa anche alcuni plug-in e animazioni.
Opera ha un rispettabile elenco di estensioni, ma essendo basato su Chromium, funzionano bene anche molte delle estensioni di Chrome.
Per sincronizzare preferiti e schede con iPhone o iPad c’è Opera Touch che, come tutti i browser iOS, utilizza il motore di rendering WebKit di Apple. Ha un blocco annunci incorporato come l’app desktop, ma non include più una VPN gratuita.
Edge
Dopo anni di “isolamento”, Microsoft ha cambiato il suo browser Edge con il motore Chromium e si è unita al consorzio open source che lo sviluppa. Insieme al cambiamento arriva una versione per Mac.
Funziona bene, ma non offre caratteristiche uniche. Una delle migliori funzionalità di Edge è la prevenzione del tracciamento, con ha tre impostazioni (Basic, Balanced, Strict) che si discostano dall’approccio tutto-o-niente. La funzione “collection” per le pagine web è forse la più distintiva e semplifica l’utilizzo del contenuto web nei documenti di Microsoft Office.
Il nuovo Edge funziona con la maggior parte delle estensioni di Chrome, il che è un grande passo avanti rispetto alla misera selezione del vecchio browser Edge. E c’è una versione iOS che può sincronizzare i preferiti e le password salvate, ma non è ancora possibile sincronizzare tra i dispositivi la cronologia del browser e le schede aperte. Questa funzione dovrebbe essere disponibile più avanti nel 2020.
Non c’è niente di sbagliato in Edge, ma ci sono pochi motivi per sceglierlo, a meno che non lavoriate regolarmente su un PC Windows. Chrome o Firefox sono probabilmente una migliore scelta multipiattaforma per la maggior parte degli utenti.
Brave
Brave è un esperimento interessante nella tecnologia dei browser. È basato su Chromium e, tra tutti i browser, è il più simile a Chrome. Brave si concentra in particolare su privacy e sicurezza. Ha un blocco degli annunci incorporato piuttosto esteso e un blocco del tracker. Ciò accelera notevolmente il caricamento delle pagine, ma a volte può interrompere i siti web e, naturalmente, li priva delle entrate. Se necessario, è facile disattivare gli “scudi” per un sito.
Brave può mostrare i suoi annunci come pop-up di notifica, per i quali l’utente guadagna una valuta chiamata BAT (Basic Attention Tokens). Questi token vengono quindi utilizzati per pagare i siti partecipanti e per ricompensare l’utente, che può trasformarli in denaro reale o “dare la mancia” ai siti web o ai creatori di contenuti.
È un’idea nuova, ma è un po’ noioso registrarsi per l’intero programma Brave Rewards. E ancora più noioso collegare l’account con il servizio Uphold di terze parti al fine di trasformare effettivamente i crediti BAT in denaro. Ed è inutile per qualsiasi sito web o creatore che non si iscriva allo stesso modo per far parte della rivoluzione.
Brave ha un’app iOS carica di funzionalità per la privacy (HTTPS ovunque, blocco di script e tracker, blocco dei popup…). E la funzione di sincronizzazione dei preferiti non richiede nemmeno di creare un account e accedere. Sfortunatamente, la funzione di sincronizzazione attualmente supporta solo i preferiti, non schede aperte, cronologia, password, compilazione automatica o entrate BAT.
Anche se non vi interessa il sistema BAT, scoprirete in Brave un browser molto veloce simile a Chrome, con una priorità molto alta per la privacy e la sicurezza. Ha solo bisogno di un sistema di sincronizzazione più robusto.