Si intitola Gli Italiani e il Deep Web: riservatezza, curiosità, paure e libertà su Internet ed è un’indagine condotta ad aprile 2016 da ESET in collaborazione con ISIMM Ricerche per scoprire il rapporto tra gli internauti italiani e il Deep Web, ovvero l‘Internet sommerso non rilevato dai comuni motori di ricerca. 4,7 milioni di essi (circa un quinto del totale) dichiarano di conoscerlo, soprattutto nel caso dei giovani dai 18 ai 35 anni con più elevato titolo di studio e residenti nel centro e nel sud Italia.

Se il 17% degli intervistati dichiara di conoscere il Deep Web, il 26% ha utilizzato o ha sentito parlare di Bitcoin, la moneta virtuale utilizzata per gli scambi sul Deep Web. Insieme a Deep Web e Bitcoin, secondo i dati dell’indagine di ESET, gli internauti italiani dichiarano di conoscere in misura significativa tutte, o quasi, le principali questioni di cyber security, dallo spam (79%) ed il furto di identità (71%) ai malware (67%) e alla problematica dell’adescamento online (42%).

ESET_DeepWeb

L’indagine di ESET, condotta su un campione di 1.005 utilizzatori di Internet residenti in Italia di età compresa tra i 18 ed i 65 anni, mette però in luce una diffidenza di fondo nei confronti dell’ecosistema Internet e la centralità dell’aspetto legato alla sicurezza. Ben l’80,1% degli intervistati si dichiara infatti a favore di un Internet soggetto ad un severo controllo da parte delle forze di polizia anche a costo di un minor rispetto della privacy. A dare maggior peso all’aspetto libertà è il 19,9% degli intervistati, composto soprattutto da giovani, studenti, in cerca di prima occupazione e anche gli utilizzatori più assidui della rete.

L’elemento della paura e della diffidenza si ripropone anche nella percezione prevalente del Deep Web, che per il 45% degli intervistati è un luogo utilizzato soprattutto per traffici illeciti. In misura più o meno analoga sono coloro che percepiscono il Deep Web come spazio di accesso a informazioni e notizie non pubblicate sulla stampa ufficiale (18%), dove è rispettata privacy ed è consentito navigare in totale anonimato (14%), e dove poter sottrarsi alla censura (16%).