Identity Check di MasterCard semplifica lo shopping online
MasterCard ha presentato oggi Identity Check, una suite di soluzioni tecnologiche che punta a eliminare la necessità per i consumatori di ricordare le password quando fanno acquisti online, semplificando così, e non di poco, l’esperienza di shopping.
I metodi per verificare l’identità online possono allontanare, oggi come oggi, gli acquirenti dal sito web del rivenditore. La fase finale può richiedere molto tempo e potenzialmente causare l’abbandono dell’acquisto. Conscia di questo potenziale problema, MasterCard consente grazie a Identity Check di semplificare la verifica dell’identità del titolare della carta, attraverso l’uso di tecnologie come la biometria e l’invio di password temporanee tramite sms.
Così, se fino ad oggi la tecnologia si è affidata a ciò che i consumatori sanno (password), da ora in poi si farà affidamento sul dispositivo che possiedono (cellulare o altri dispositivi smart) e su ciò che sono (biometrica). Dal mese scorso nei Paesi Bassi centinaia di titolari di carta hanno iniziato a utilizzare la tecnologia biometrica nei pagamenti e una simile sperimentazione è attualmente in corso anche negli Stati Uniti. Dal 2016, a partire dagli Stati Uniti, gli istituti finanziari potranno fare richiesta per partecipare all’Identity Check di MasterCard, mentre nel 2017 si prevede l’estensione a livello mondiale.
A dare ragione a questo progetto ha contribuito in parte anche una recente ricerca condotta da Norstat per conto di MasterCard. Lo studio, effettuato su circa 10.000 consumatori tra la popolazione mondiale, è stato condotto tra il 13 e il 21 agosto 2015 in 17 paesi tra Nord America, Sud America, Europa, Africa, Australia e regione APAC (Asia Pacifico), rilevando che a livello globale il 53% dei consumatori che fanno shopping online dimentica la propria password più di una volta a settimana, perdendo oltre 10 minuti per resettare il proprio account.
il 50% degli italiani sarebbe interessato ad usare la biometrica al posto delle password
Il risultato? Più di un terzo delle persone abbandona un acquisto online, con sei intervistati su dieci che hanno dichiarato di non essere riusciti a completare una transazione in cui la velocità era fondamentale, come l’acquisito di un biglietto per un concerto.
Su questo versante gli italiani sono alla ricerca di un sistema di autenticazione più semplice, più immediato, per poter fare acquisti online su tutti dispositivi utilizzati, mantenendo però una forte attenzione alla sicurezza. Il 24% degli utenti italiani intervistati si trova infatti a utilizzare in media 10 dispositivi, account online o servizi che richiedono l’inserimento di una password e il 19% deve inserire la password in media 5 volte al giorno.
La ricerca ha messo in luce come i nostri connazionali memorizzino, oltre alla propria, anche la password del coniuge (32%), dei genitori (18%) e figli (18%). Forse proprio per la difficoltà a ricordare così tante password, il 17% dei rispondenti italiani ha confessato di usare la stessa password per tutti i siti e il 59% ne usa almeno due diverse; solo il 13% utilizza una password diversa per ogni sito che lo richiede.
Il 17% degli italiani cambia inoltre la password una volta al mese perché la dimentica, mentre il 26% degli intervistati ha dovuto chiedere una nuova password nell’ultima settimana. Il reset della password e la creazione di una nuova richiedono circa 5 minuti. Per fortuna, nella fase di creazione della password, gli italiani evitano soluzioni facili come la parola password o 1234567, utilizzando invece numeri e lettere casuali (44%), data del compleanno (17%) e il nome dell’animale domestico (18%).
Il 40% degli italiani ritiene che ci sia un modo migliore delle password per garantire la sicurezza dei dati e il 49% è infastidito dai diversi livelli di sicurezza per la creazione delle password. Proprio per il fastidio e la perdita di tempo causati dalla creazione di nuove password, il 50% degli italiani sarebbe interessato ad usare la biometrica al posto delle password, con il 55% convinto che sarebbe un sistema sicuro e il 52% che lo reputa un modo più semplice per accedere agli account che richiedono password.