Continuano i disservizi di Libero Mail: dito puntato su fornitori dell’infrastruttura
(Articolo aggiornato alle 15:20 di mercoledì e alle 14.45 di giovedì in seguito a nuove comunicazioni di Italiaonline)
Aggiornamento 26 gennaio h. 14:45: Con un post sui suoi canali social, Libero.it ha annunciato di aver iniziato il processo di messa online per il servizio email, e che nelle prossime ore le caselle saranno progressivamente ripristinate.
Continua ormai da domenica sera il disservizio totale sulle email Libero e Virgilio: gli utenti del servizio non possono né scaricare, né inviare email.
Libero e Virgilio, entrambi marchi di Italiaonline, sono tra i più antichi e diffusi servizi di email in Italia fin dall’epoca dei “portali web”, alla fine degli anni Novanta, quando – allora concorrenti – offrivano caselle di posta elettronica e accesso dial-up gratuito, oltre a svariati servizi online.
Da allora, l’azienda ha espanso il servizio per includere email professionali e PEC, ma aziende e professionisti – addirittura molti medici – continuano a utilizzare caselle gratuite. Nel 2021, Italiaonline affermava di avere 8,8 milioni di utenti del servizio Libero Mail.
Nel comunicato apparso la mattina del 25 gennaio, Diego Rizzi, Chief Technology Officer di Italiaonline, dichiarava che il disservizio non era dovuto a un attacco esterno, ma a un “problema infrastrutturale inaspettato e imprevisto che non è dipeso da sistemi sviluppati da Italiaonline”. Un nuovo comunicato emesso nel pomeriggio ha fornito ulteriori dettagli, identificando in un bug del sistema operativo di uno dei principali vendor di storage la radice del problema:
“Nelle scorse settimane, al fine di offrire un servizio sempre migliore e sempre più aggiornato, abbiamo introdotto un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo. Purtroppo, un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso. Il vendor sta lavorando incessantemente per la risoluzione del problema, creando un fix per la soluzione della problematica, con il supporto di tutti i nostri team interni. Trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l’obiettivo primario di tutelare l’integrità dei dati”.
L’azienda aveva già in precedenza dichiarato che non c’era stata alcuna perdita di dati e che tutte le email torneranno quindi disponibili alla ripresa del servizio. Non sembrano affetti al momento gli utenti del servizio Libero PEC, cosa positiva vista la delicatezza e importanza dei messaggi di posta certificata.
Nel comunicato di mercoledì pomeriggio, l’azienda stima di poter ripristinare i sistemi entro 24/48 ore (quindi entro il pomeriggio di venerdì).
Le informazioni disponibili sono quelle contenute in un breve comunicato che accoglie gli utenti che tentano di accedere alla webmail di Libero, e le poche diffuse sul profilo Twitter di Libero.it. Diversamente da quanto accade di solito in casi simili, Italiaonline non ha allestito una status page che mostri la disponibilità dei servizi e informazioni aggiornate sulla risoluzione dei problemi.
Per la sua durata, il numero di utenti affetti e l’impatto su molti aspetti della loro vita quotidiana e dei loro affari, il disservizio di Libero Mail è probabilmente il più grave disastro internet mai avvenuto in Italia.
(Articolo in aggiornamento)