La Commissione europea ha chiesto a Microsoft di fornire entro il 27 maggio documenti e dati interni di Bing che non erano stati resi noti nella precedente risposta del 14 marzo. La richiesta di informazioni si basa sul sospetto che Bing possa aver violato il DSA (Digital Services Act) europeo per i rischi legati all’IA generativa, come le cosiddette “allucinazioni”, la diffusione virale di deepfakes e la manipolazione automatizzata dei servizi che può indurre in errore gli elettori.

In base al DSA, i servizi designati, tra cui Bing, devono effettuare un’adeguata valutazione del rischio e adottare le rispettive misure di mitigazione del rischio. L’intelligenza artificiale generativa è uno dei rischi identificati dalla Commissione europea nelle sue linee guida sull’integrità dei processi elettorali, in particolare per le prossime elezioni del Parlamento europeo di giugno.

commissione europea bing

Nel caso in cui Bing non risponda entro i termini, la Commissione europea può imporre ammende fino all’1% del reddito totale annuo o del fatturato mondiale del fornitore e sanzioni periodiche fino al 5% del reddito medio giornaliero o del fatturato mondiale annuo del fornitore. La Commissione può inoltre imporre ammende fino all’1% del reddito annuo totale o del fatturato mondiale del provider per informazioni errate, incomplete o fuorvianti in risposta a una richiesta di informazioni.

A seguito della sua designazione come motore di ricerca online di grandi dimensioni, Bing è tenuto a rispettare l’intera serie di disposizioni introdotte dalla DSA.