Togliere l’amicizia a un collega su Facebook può portare a una condanna per mobbing sul lavoro. E’ quanto è successo a Lisa Bird, responsabile delle vendite di un’agenzia immobiliare Launceston, in Tasmania. Dopo una discussione con la collega Rachael Roberts, Bird le ha tolto il saluto e anche l’amicizia su Facebook. La discussione, avvenuta lo scorso gennaio, verteva su una mancata vendita, ma il disaccordo tra le due si protraeva da tempo, come spiega The Telegraph: una storia fatta di reciproche accuse, coinvolgimento dei superiori e anche dei familiari.

A distanza di qualche mese dall’episodio, la Fair Work Commission ha stabilito che il comportamento di Lisa Bird va considerato come mobbing sul lavoro. A Rachael Roberts è stato diagnosticato uno stato di ansia e di depressione provocato dal modo in cui viene trattata dalla collega, riconosciuta colpevole dal tribunale di mettere a rischio la sicurezza e la salute di Roberts. “La signora Bird ha colto la prima occasione per interrompere il rapporto con la signora Roberts […] dal momento in cui le ha tolto l’amicizia su Facebook e ha scelto di non avere a che fare con lei”, ha commentato Nicole Wells della Fair Work Commission. Wells ha aggiunto che il gesto di togliere l’amicizia sul social network dimostra “una mancanza di maturità emotiva ed è segno di un comportamento irragionevole”.

Secondo gli esperti legali, la decisione del tribunale non significa che togliere l’amicizia su Facebook ad un collega sia da considerarsi automaticamente un atto di mobbing.

La Fair Work Commission non ha stabilito che togliere l’amicizia a qualcuno su Facebook costituisce un reato di mobbing sul lavoro”, ha dichiarato ad ABC News l’avvocato Josh Bornstein, che lavora presso la Maurice Blackburn. “Secondo la Commissione ciò che costituisce mobbing è il modello di comportamento irragionevole e ostile, che si è protratto per un periodo di due anni, e ha compreso rimproveri e atti di esclusione”.