Facebook tra bot, realtà virtuale e intelligenza artificiale
All’evento F8 andato in scena il 12 e 13 aprile Facebook ha delineato quelle che saranno le direttive future della sua espansione, ovvero intelligenza artificiale, realtà virtuale, streaming video in diretta, chat-bot e tutta una serie di strumenti di sviluppo migliorati per incrementare le possibilità di connettere le persone. Se dei bot di Messenger abbiamo già parlato in questo articolo, spiegandone anche le implicazioni per aziende e utenti professionali, è stata soprattutto la realtà virtuale ad aver tenuto banco nella due giorni di Facebook.
Con l’acquisizione due anni fa di Oculus VR e l’uscita proprio in questi giorni del visore Oculus Rift, la grande F sembra puntare davvero molto sulla VR, tanto da presentare la videocamera Surround 360 con 17 lenti disposte su una struttura circolare in alluminio e in grado di realizzare riprese a 360 gradi, proprio con lo scopo di creare contenuti per la realtà virtuale.
Facebook non venderà direttamente Surround 360 (che rimane infatti un progetto open source), ma nel corso dell’estate renderà disponibili su Github i progetti di design e gli algoritmi di elaborazione, mentre per i componenti necessari a costruire questa avvenirista videocamera si parla di circa 30.000 dollari per ogni singolo esemplare (non sarà insomma un prodotto rivolto alla fascia consumer).
D’altronde si parla di una videocamera in grado di creare panorami e contenuti con una risoluzione di 41 megapixel e video sferici in 8K a sessanta frame al secondo, con uno storage interno non meglio specificato ma capace di contenere fino a 2 ore di video.
Si è anche parlato di Social VR, ovvero di un’esperienza rivoluzionaria che promette di cambiare radicalmente il modo in cui ci approcciamo ai social e quindi (e soprattutto) a Facebook. Riunioni, spettacoli, semplice chiacchierate con amici e parenti e colloqui di lavoro da “vivere” a distanza, come se ci si trovasse in un altro luogo quando invece si è comodamente seduti sul divano di casa.
Una sfida molto importante per Facebook che però deve ancora scontrarsi sia con l’ancora scarsa diffusione dei visori VR, sia con diversi limiti tecnologici. Vivere infatti un’esperienza social di realtà virtuale dev’essere quanto più simile alla realtà vera e a oggi, tra pixel che si vedono ancora, latenza e tracciamento del corpo ancora non impeccabile, la Social VR è più un progetto per gli anni a venire (la stessa Facebook ha parlato di 5-7 anni) che non qualcosa di già tangibile.
Sono stati inoltre rilasciati nuovi strumenti per aiutare gli sviluppatori ad analizzare le performance delle proprie app e a monetizzare meglio i software. Con il plugin Account Kit per esempio gli utenti possono registrarsi ai servizi anche utilizzando il numero di telefono o l’indirizzo email, andando quindi oltre il solito profilo di Facebook.
Analytics for Apps consente invece agli sviluppatori di conoscere meglio gli utenti senza per questo invaderne la privacy. Non si parla solo di informazioni basilari come età, genere, nazionalità e lingua, ma anche di dettagli su interessi, educazione, e lavoro, in modo da utilizzare questi dati per acquistare da Facebook spazi pubblicitari realizzati su misura.